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Carabiniere ucciso, emergono le prime indiscrezioni dall'autopsia

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Si continua ad indagare anche sulla foto di Natale Hjort, l'americano coinvolto nell'omicidio legato e bendato in caserma.

Omicidio Mario Cerciello Rega, emergono le prime indiscrezioni dall’autopsia. Mentre continuano le indagini sulla morte del carabiniere di Roma, ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio, arrivano alcuni dettagli dal referto, non ancora reso noto ufficialmente. Si indaga nel frattempo anche sulla scioccante foto di Natale Hjort, legato e bendato durante l’interrogatorio in caserma.

Carabiniere ucciso, cosa dice l’autopsia

Non si fermano le indagini sull’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio scorso dopo numerose coltellate. Uno degli omicidio più brutali degli ultimi mesi, che sta muovendo tutta la stampa nazionale: il Fatto Quotidiano riporta le prime indiscrezioni sull’autopsia, anche se il referto autoptico rimane ancora nelle mani dei medici. Dai dati non ancora ufficiali, risultano che sono state ben 11 le coltellate inferte al carabiniere poi andate a segno, le quali hanno colpito numerosi organi vitali tra cui cuore, polmoni e stomaco. Le prime informazioni sul referto dell’autopsia arrivano da fonti investigative, ed indicano che Cerciello Rega sarebbe stato colpito anche ai fianchi dalle coltellate: l’esame sulle vesti indossate dal carabiniere la tragica notte dell’omicidio indicheranno se i colpi sono arrivati durante lo scontro o quando Rega era già a terra. In carcere, nel frattempo, restano i due diciannovenni americani Finnegan Lee Elder, colpevole dell’omicidio, e Christian Gabriel Natale Hjort, accusato di concorso in omicidio poiché presente nel momento dello scontro.

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La foto di Natale Hjort

La Procura militare e la Procura di Roma indagano ancora sulla foto di Christian Gabriel Natale Hjort bendato e legato in caserma, scatto che ha suscitato scandalo e scalpore in molti giornali americani. Entrambe le Procure studiano per far chiarezza: fermati i due carabinieri della caserma di via dei Selci che avrebbero scattato e poi diffuso la foto. Tanti i dubbi e le domande anche su questo risvolto della faccenda, su cui gli inquirenti indagano per far luce.