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Open Arms, Guardia Costiera: "Non ci sono impedimenti allo sbarco"

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"Se c'è un problema serio è inutile che li facciano scendere con il contagocce - riferisce il sindaco di Lampedusa-. Li facciano scendere".

La Open Arms ha richiesto nelle ultime ore l’evacuazione urgente e immediata dei 134 migranti a bordo. Secondo il rapporto Emergency, infatti, “le condizioni igienico sanitarie a bordo sono critiche”, ma Matteo Salvini attacca: “Balle”. Si prospetta un vero e proprio scontro tra il Viminale e la nave ong Open Arms, che ha trascorso la sedicesima notte a largo di Lampedusa. La Guardia Costiera ha scritto una lettera al ministero dell’Interno specificando che “non ci sono impedimenti allo sbarco”.

Open Arms, la lettera della Guardia Costiera

“Per quanto attiene questo Imrcc non vi sono impedimenti di sorta” allo sbarco immediato dei 134 migranti a bordo di Open Arms. Questo è il messaggio che la Guardia Costiera ha inviato al Viminale. In particolare, il Comando Generale della Guardia Costiera ha chiesto al ministero degli Interni, a quello delle Infrastrutture e a quello degli Esteri di predisporre uno sbarco il prima possibile, in quanto le condizioni di salute dei migranti a bordo sono estreme. La richiesta giunta dal Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo fa eco alla precedente diffida tra Open Arms e Guardia Costiera. I legali della ong chiedevano a quest’ultima “di autorizzare senza ulteriore indugio l’ingresso della Open Arms nel porto di Lampedusa”.

La denuncia di Emergency

Sul caso della Open Arms è intervenuta anche Emergency, la ong fondata da Gino strada. La denuncia è chiara: “Da 15 giorni la nave Open Arms è in mare con 134 persone a bordo. La situazione sulla nave è drammatica: da 15 giorni donne, uomini e bambini vivono costretti in spazi ristretti nella paura e nell’incertezza di quello che succederà. Sono persone che hanno vissuto l’orrore dei campi di detenzione in Libia: torture, stupri, lavori forzati. Hanno già sopportato enormi sofferenze, non possiamo aggiungerne altre”. Inoltre, “negli ultimi giorni le condizioni di salute psicofisica si sono ulteriormente aggravate con atti di autolesionismo e minacce di suicidio che rendono ingestibile la situazione e mettono in pericolo imminente di vita le persone a bordo. Bisogna agire nelle prossime ore”. Infine, l’appello di Emergency al Viminale: “Chiediamo che sia immediatamente autorizzato lo sbarco a Lampedusa prima che si aggiungano altre tragedie a quelle già vissute”.

Il sindaco di Lampedusa

Anche il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, ha preso posizione sul caso Open Arms: “Ormai siamo alla farsa, al ridicolo. Se c’è un problema serio su una nave è inutile che li facciano scendere con il contagocce“. “Li facciano scendere tutti – aggiunge -. Il mio discorso è sempre lo stesso: un pescatore che ha bisogno di ripararsi in qualsiasi posto del mondo chiede l’autorizzazione e gli danno il riparo. Non capisco per quale motivo a una imbarcazione, al di là dei migranti a bordo, che chiede di entrare in porto per ripararsi dalle cattive condizioni non venga dato un posto per ripararsi. Se è normale vuol dire che non ho capito niente nella vita”. Infine, avverte: “Se ci sono reati li possono valutare a terra”.