Veronica Caliandro Nella serata di martedì 13 agosto è stato estratto il 6 al Superenalotto, una vincita da capogiro che ha fatto inevitabilmente gola a tanti. Lo sa bene Gian Marco Saolini, conosciuto come l’inventore delle bufale social più virali d’Italia, che ha deciso di pubblicare un video in cui si è finto il fortunato vincitore dell’ambito montepremi.
Finge vincita al Superenalotto
Conosciuto per spacciarsi spesso per personaggi inesistenti, al fine di far infuriare chi guarda i suoi video, è riuscito nel suo intento anche questa volta. Gian Marco Saolini, seguito da oltre 124 mila seguaci sulla pagina Facebook ufficiale, ha infatti pubblicato un video in cui rivela di essere il fortunato vincitore dei 200 milioni del Superenalotto. Il finto operaio, quindi, racconta di essere pronto a volare in Thailandia pur di non far distruggere quanto vinto “dalle tasse: terrò per me 100 milioni“, ma donerà 49 milioni alla Lega “per saldare il debito” e altri 49 al Pd in modo tale da poter gestire la situazione migranti Ong.
Inevitabile il bombardamento social dei vari utenti, con followers che hanno chiesto al fortunato vincitore di aiutarli a comprare l’auto per i figli, oppure costose attrezzature tecnologiche, fino ad arrivare a richieste di vario genere, tutte alle modiche cifre di almeno 10-20 mila euro. Peccato che il video in questione si trattasse di un fake. Lo stesso Saolini, infatti, ha in seguito pubblicato un post, scrivendo: “Un saluto a tutti gli Italiani dalla mia nuova villa in Thailandia. Grazie per i migliaia di messaggi che mi state inviando per complimentarvi con me per la vincita al Superenalotto. Mi sento di dirvi di non arrendervi mai nella vita, perché da un giorno all’altro tutto può cambiare. Sono fiero di essere un esempio di vita per tutti voi. In questi giorni arriveranno tutti i bonifici alle persone che mi hanno chiesto aiuto. Un abbraccio”.
Per concludere la sua gag in modo perfetto, Saolini ha poi pubblicato anche un video in cui fa finta di imbustare migliaia di euro a tutti coloro, davvero tanti, che gli hanno chiesto aiuto. Peccato, però, che si tratti semplicemente di finzione.
