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Navigator campani in sciopero della fame, risponde Vincenzo De Luca

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Quattro dei 471 navigator campani iniziano uno sciopero della fame per poter iniziare a lavorare. Vincenzo De Luca chiarisce: "Non dipende da me".

“In relazione alla vicenda dei ‘navigator‘ si esprime tutta la nostra comprensione. Si rileva tuttavia che la scelta dell’interlocutore è sbagliata” chiarisce su Facebook Vincenzo De Luca. Il governatore si riferisce al caso delle 471 persone idonee al ruolo di navigator in Campania che però non possono iniziare il loro lavoro nei centri per l’impiego locali per la mancata firma della convenzione tra la Regione e l’Anpal.

Navigator campani in sciopero della fame

I navigator campani si appellano quindi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mentre quattro di loro hanno organizzato un presidio fisso davanti alla sede della Regione Campania in via Santa Lucia a Napoli, iniziando al contempo uno sciopero della fame.

“Nessun segnale arriva dalla Regione – denuncia all’Agi Dalila Di Girolamo, 37 anni – abbiamo inoltrato la nostra richiesta di un incontro con De Luca non solo in strada, con questa e le altre manifestazioni, ma anche formalmente al protocollo regionale una nostra missiva e inviando una pec. Neanche una risposta. E da Anpal, dopo la firma digitale che abbiamo a posto quando siamo stati dichiarati idonei, non c’è nessun segnale. Noi non molliamo, vogliamo il contratto ora perché deve cessare questo teatrino della politica sulla nostra pelle”.

La risposta di De Luca

Vincenzo De Luca chiarisce però su Facebook: “La Regione Campania non c’entra nulla con la vicenda in questione. Com’è noto tale vicenda è stata promossa e gestita direttamente ed esclusivamente dall’Agenzia nazionale per il lavoro ‘Anpal‘, dipendente dal Ministero del Lavoro, che ha dato vita a una selezione nazionale (non un concorso come erroneamente viene detto). È evidente che va indirizzata ad Anpal ogni richiesta di soluzione del problema, che è stato creato da tale Agenzia. – aggiungendo – La Regione Campania sollecita l’Anpal ad affrontare la questione in tempi rapidi e sollecita ancora una volta ad operare per la stabilizzazione dei precari che già lavorano in Anpal”.

Il governatore poi puntualizza:”Si tralascia di ricordare per l’ennesima volta che l’ipotesi contrattuale prevista a livello nazionale incredibilmente legittima il doppio lavoro. Si tralascia di ricordare il clima di impreparazione e di confusione che permane (a cominciare dalle piattaforme informatiche). Si tralascia di ricordare che incredibilmente, in contraddizione con il cosiddetto Decreto Dignità, si ripristinano ipotesi di contratto ‘Co.co.co.’ che allargano le aree del precariato”.

De Luca quindi ricorda: “Per quanto riguarda le responsabilità della Regione Campania, siamo impegnati a varare un concorso vero, per assumere 650 dipendenti nei Centri per l’Impiego, al quale potranno partecipare tutti. Siamo impegnati a non alimentare serbatoi di precariato e a dare lavoro stabile, come quello previsto dal concorso del Piano per il Lavoro, le cui prove partono il prossimo 2 settembre”.