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Larve nel naso e nella trachea di alcuni anziani della casa di riposo

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Le indagini della procura di Vercelli sono concluse e cinque persone risultano coinvolte nel caso delle larve nella casa di riposo.

Nella casa di riposo di Bordo d’Ale, in provincia di Vercelli, è stata registrata la presenza di larve nel naso e nella trachea di alcuni anziani. Cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Secondo le prime informazioni, gli insetti avrebbero risalito il foro della tracheotomia e avrebbero raggiunto i tessuti dei pazienti. La denuncia risale allo scorso febbraio, quando due medici avevano trovato le larve nei due pazienti visitati. Gli anziani, però, erano stati trasferiti all’ospedale Sant’Andrea di Vercelli. Infine, erano deceduti durante il ricovero.

Larve nella casa di riposo

Un’ispezione dell’Asl di Vercelli presso la casa di riposo La Quercia (Borgo d’Ale), aveva messo in luce la presenza di larve. Inoltre, gli ispettori avevano riscontrato delle condizioni igieniche non regolari all’interno della struttura. I locali non erano condizionati e alle finestre non c’erano zanzariere per impedire l’accesso agli insetti. I medici che avevano visitato i due anziani (un uomo e una donna) lo scorso febbraio avevano rilevato, infatti, la presenza di insetti nel corpo. In particolare, nell’uomo (a cui era stata praticata una tracheotomia) le larve erano entrate nell’organismo attraverso una ferita. L’anziano era morto dopo alcuni giorni dall’operazione, ma l’autopsia ha escluso l’ipotesi di decesso a causa delle larve. L’altra donna visitata, invece, aveva riportato gli insetti nel naso.

Le indagini

La procura di Vercelli aveva aperto un fascicolo sul caso delle larve nella casa di riposo. Nelle ultime settimane, dopo la chiusura delle indagini, cinque persone sono finite sotto accusa per abbandono di incapace e maltrattamenti agli anziani. Tra gli indagati ci sono il legale rappresentante della società che gestisce la struttura, il dirigente della zona, la direttrice e il direttore sanitario.