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Ucciso fuori dalla discoteca: piovono insulti alla ex del killer

ucciso fuori discoteca

L'ex fidanzata del killer, Sara, ha lanciato un messaggio di sfogo sui social dopo aver ricevuto insulti sulla bacheca Facebook.

Yoan Leonardi ha perso la vita per mano di un coetaneo e amico, Alberto Pastore: i due avrebbero avuto un litigio sentimentale fatale. Il ragazzo di appena 23 anni è stato ucciso fuori da una discoteca nel novarese. Secondo quanto riferiscono i media locali, Alberto pensava che Yoan avesse convito la sua ex, Sara, a lasciarlo lo scorso aprile. Purtroppo, inoltre, nelle ultime ore la bacheca Facebook della ragazza è stata invasa da insulti. Sara con un lungo messaggio di sfogo ha chiesto di essere dimenticata in quanto non coinvolta nella vicenda.

Ucciso fuori da una discoteca, il messaggio

L’ex fidanzata del killer Alberto Pastore ha pubblicato sul suo profilo Facebook queste parole. “Questo è uno dei tanti messaggi tipo che sto ricevendo. Alla maggior parte ho deciso di ignorare totalmente, ma qui ho voluto postarlo nella speranza che la mia risposta a questa ragazza basti anche per gli altri “haters” accaniti.
 Io lo ribadisco: i social, i telegiornali e tutte le notizie inerenti a questa tragedia, sono sbagliati in molte cose che ora non starò a raccontarvi nello specifico”. Insieme al messaggio ha corredato anche alcuni screen che documentano le sue parole.

messaggio sara

“
Io vi chiedo solo di smetterla di mandare richieste su richieste di amicizia – prosegue Sara – e soprattutto di scrivere messaggi (specialmente di tipo accusatorio) su Facebook e su Instagram (e intendo sia a me che alle altre persone coinvolte). 
Come ho già detto, la vera storia la sappiamo solo noi e le forze dell’ordine a cui ci siamo rivolti”. Infine, la giovane conclude: “
Ringrazio le persone che nonostante non mi conoscessero hanno voluto dirmi delle parole di conforto, ma chiedo anche a voi di avere pazienza e di non continuare a scriverci.
Ve lo chiedo con tutta me stessa. È una situazione che non auguro a nessuno.
 Se avete almeno un minimo di rispetto verso anche solo uno di noi, vi prego: lasciateci in pace“.