Antonella Ferrari Nuovo sbarco a Lampedusa. Si tratta di un cosiddetto sbarco fantasma, ovvero uno di quelli che avvengono tramite piccole imbarcazioni e non con il supporto delle Ong. Sull’isola nella notte tra mercoledì e giovedì sono giunte 78 persone di origine siriana e del Bangladesh che hanno riferito di essere partiti lunedì dalla Libia a bordo di un’imbarcazione a motore. Non è scattato alcun allarme in mare e tutti sono stati soccorsi e portati all’hotspot di Contrada Imbriacola.
Migranti, la situazione a Lampedusa
Sono giorni di alta tensione a Lampedusa. La Mare Jonio ha infatti ricevuto il divieto di ingresso e sbarco nel porto italiano. Fonti del Viminale fanno sapere che “come sempre fatto in passato, dalla Mare Jonio potranno scendere donne, bambini e malati. Rimane confermato il divieto di ingresso e sbarco per una nave che non rispetta le leggi e che preordinatamente si provoca lo stato di necessità a bordo per sbarcare in Italia“. La decisione del Viminale sembra però non far piacere a molti, tra cui il parroco di San Gerlando, che non riesce a capacitarsi: “Ogni giorno in più in mare è un giorno di sofferenza per queste donne e questi bimbi” ha detto definendo incomprensibile lo stop visto che “nella notte sono sbarcate 78 persone, siriani e cittadini del Bangladesh, provenienti dalla Libia, con uno sbarco autonomo. Perché allora accanirsi contro le Ong, perché continuare con questa lotta contro chi salva vite in mare? Mettiamo fine al più presto a questa agonia“. La nave di Mediterranea Saving Humans si trova ferma a 13 miglia dalla costa con 106 migranti a bordo tra cui 22 bambini e diverse donne in stato di gravidanza.
