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Mare Jonio, tutti i migranti sono stati sbarcati per "motivi sanitari"

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Dalla Procura, Luigi Trignali ha acconsentito allo sbarco dei 31 migranti della Mare Jonio: le operazioni sono iniziate intorno alle ore 13.

La Capitaneria di porto ha annunciato che tutti i migranti a bordo della nave Mare Jonio sono stati sbarcati a Lampedusa per “motivi sanitari”. Luca Casarini, il capo missione di Mediterranea ha accolto la notizia con un pianto di gioia. Infatti, dopo aver trascorso una notte drammatica e dopo aver lanciato due relazioni mediche sulle condizioni precarie dei 31 migranti a bordo, finalmente l’agonia è finita. “Abbiamo ripristinato la legge del mare anche in Italia: i naufraghi non possono stare in mare” ha dichiarato Casarini. Cecilia Strada, invece, aggiunge: “La logica e il buon senso sono state più forti di ogni decreto e di ogni delirio sovranista”.

Mare Jonio, migranti sbarcati

Nella mattinata di lunedì 2 settembre, dalla Capitaneria di Porto italiana è arrivata una notizia che ha portato allegria a bordo della ong. Infatti, secondo quanto riferiscono le autorità, tutti i migranti a bordo della Mare Jonio saranno sbarcati per “motivi sanitari”. Urlo di vittoria tra i naufraghi che finalmente mettono un punto alla vicenda e cominciano un nuovo percorso. Anche il capo missione di Mediterranea non riesce a trattenere le lacrime nel vedere i naufraghi finalmente al sicuro. Ora che a bordo della nave non ci sono più migranti, però, secondo i legali della ong dovrebbe decadere il divieto di ingresso in acque territoriali.

La notte prima dello sbarco

La notte precedente allo sbarco era stata molto difficile per i 31 naufraghi a bordo della nave Mare Jonio. Infatti, il vento soffiava fino a 25 nodi e una violenta burrasca si abbatteva sulle acque del mare con fulmini e tuoni. La tempesta ha peggiorato le condizioni psicologiche dei naufraghi che avevano dichiarato uno sciopero della fame, pronti a morire piuttosto che subire tutto questo. Poi, un gruppo di migranti si era chiuso in un container in preda a una crisi di panico.

A seguito di questo episodio Mediterranea aveva inviato una email alla Procura delle Repubblica. “Il grave deterioramento delle condizioni sanitarie a bordo è tale da non poter più essere gestito in maniera adeguata ed efficace dal personale sanitario presente a bordo della Mare Jonio, data l’insufficienza di contesto e di strumenti. Per tali ragioni si ritiene rilevante comunicare alle autorità interpellate la necessità di un intervento complessivo e – di conseguenza – la sopravvenuta corresponsabilità in relazione a ciò che sta accadendo e potrebbe accadere”. In mattinata l’esito positivo: Luigi Tringali ha acconsentito lo sbarco, avvenuto intorno alle ore 13 di lunedì 2 settembre.