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Sono ormai 8 giorni che la nave Eleonore dell’Ong Lifeline si trova in mare dopo aver soccorso un centinaio di migranti: dopo l’attesa, dal 26 agosto fino al 2 settembre, i giorni di stallo in acque internazionali pare siano terminati. Il temporale notturno nella notte dell’1 settembre, ha spinto il comandante Claus-Peter Reisch a dichiarare lo stato di emergenza e l’impossibilità per i migranti di sopportare ulteriori giorni in mare. Nonostante il divieto imposto dai ministri Salvini, Trenta e Toninelli l’imbarcazione tedesca è entrata in acque italiane ed è giunta a Pozzallo.
Fermato presunto scafista
La polizia di Ragusa ha fermato il presunto scafista del gommone che trasportava i 104 migranti soccorsi dalla Eleanore. Si tratta di un 18enne originario del Sudan. Il giovane è indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L’indagine è condotta dalla Squadra Mobile di Ragusa, che ha ascoltato diversi testimoni. La nave, dopo l’approdo a Pozzallo, è stata sottoposta a sequestro amministrativo con l’accusa di non aver rispettato il divieto di ingresso in acque italiane.
Dopo aver forzato il blocco ed essere entrata in acque italiane, la nave Eleonore è arrivata al porto di Pozzallo. I militari della Guardia di Finanza hanno notificato all’equipaggio l’ordine di sequestro dell’imbarcazione. Al comandante è contestato il divieto di ingresso in acque territoriali.
Il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna, in un’intervista a Notizie.it, ha rivelato che la città è pronta ad accogliere i profughi: “Ogni essere umano in difficoltà deve essere salvato”. Al largo del comune ragusano è stata bloccata anche la Cassiopea, nave della marina militare italiana che trasporta 29 migranti.
L’operazione della Ong sotto il patrocinio di Lifeline è stata condotta a 43 miglia da Al-Khoms (Libia) con l’aiuto della Mare Jonio, l’imbarcazione di Mediterranea Saving Humans. Seguendo il protocollo del Decreto Sicurezza bis, il ministro dell’Interno Salvini ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta in acque italiane insieme ai colleghi Trenta e Toninelli.
Dopo giorni di navigazione la situazione a bordo è però diventata insostenibile: il comandante ha dichiarato lo stato di emergenza “Le persone sul ponte sono completamente inzuppate e vengono portate in cucina, all’ospedale di bordo, nella sala equipaggio, praticamente in qualsiasi spazio asciutto disponibile. La nave è piccola e non possiamo garantire protezione per tutti“, si legge sul profilo Twitter dell’organizzazione.
I precedenti del comandante di Eleonore
Il comandante Reisch ha annunciato che si sarebbe diretto a Pozzallo nonostante il blocco imposto, e così ha fatto. A bordo si è recata la Guardia di Finanza, che ha autorizzato la nave ad entrare in porto e sbarcare le persone salvate. Ora sono in corso ulteriori indagini. Stando al Decreto Sicurezza bis Reisch rischierebbe una multa tra i 150 mila euro e il milione, oltre che la confisca dell’imbarcazione.
Già l’anno scorso dovette infatti affrontare un processo per aver diretto un’altra nave di Lifeline a Malta. Qui venne arrestato e condannato in primo grado a pagare una multa di 10 mila euro perché la sua imbarcazione non aveva i documenti in regola.
Dichiarazioni di Salvini e Meloni
Intanto Matteo Salvini ha già fatto sapere che “Leggi e confini vanno rispettati. Se qualcuno pensa di fregarsene senza conseguenze ha sbagliato di grosso e ha sbagliato ministro: faccio e farò di tutto per difendere l’Italia”.
“L’ennesima nave Ong entra in acque italiane forzando il divieto. Con il governo Pd-M5s, diventeremo il campo profughi d’Europa. Solo un governo di patrioti può difendere l’Italia dalla prepotenza delle Ong e fermare l’immigrazione clandestina con il blocco navale”, si legge in un tweet pubblicato da Giorgia Meloni.