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Omicidio Yara Gambirasio, Bossetti sta scrivendo libro sulla vicenda

massimo bossetti

Condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti sta scrivendo un libro dove racconta il suo punto di vista sulla vicenda.

Il muratore di Mapello Massimo Bossetti non sembra voler cedere e continua a affermare la sua innocenza in merito all’omicidio di Yara Gambirasio. L’uomo, condannato all’ergastolo nel 2018 per la morte della 13enne di Brembate di Sopra, sta infatti scrivendo un libro (un memoriale come lui lo definisce) che racconta in prima persona tutto il suo percorso giudiziario a partire dal momento dell’arresto.

Omicidio Yara Gambirasio, il libro

L’annuncio del libro è arrivato tramite una lunga lettera spedita da Bossetti a Marco Oliva, conduttore del talk show di Telelombardia Iceberg. Nella missiva, Bossetti si definisce “prigioniero di stato” e ribadisce la sua innocenza spiegando di non avere idea di cosa possa essere successo a Yara Gambirasio.

Massimo Bossetti lancia inoltre un appello al fine di preservare le prove del processo a suo carico in vista di un’eventuale riapertura dell’inchiesta: “A chi di dovere, a chi custodisce i reperti del mio caso. Chiedo che venga garantita la massima custodia e conservazione, che non vengano distrutti come accaduto in altri casi, affinché un domani la mia difesa possa fare un’ulteriore accurata indagine. Il timore che possano andare irrimediabilmente distrutti è alto, basti vedere quanto è avvenuto nel caso di Rosa e Olindo. Non per niente come me sono stati allegramente condannati all’ergastolo due sprovveduti, i coniugi di Erba”.

Le parole dell’avvocato

In un’intervista al Quotidiano Nazionale, il legale di Bossetti Claudio Salvagni racconta di come il suo assistito abbia iniziato a scrivere il libro ormai un anno fa. Bossetti scriverebbe infatti diverse pagine al giorno su fogli protocollo: “L’idea è quella di un libro a quattro mani, alternandoci un capitolo io e uno Massimo. In quello che ha scritto finora Massimo ha messo non solo i fatti, ma anche i suoi sentimenti, le sue emozioni, le speranze deluse, la rabbia che prova, da innocente”.

L’obiettivo dell’avvocato sarebbe quello di pubblicare il memoriale una volta terminato. Al momento risulta tuttavia difficile trovare un editore disposto a farlo: “Per la casa editrice che decidesse di pubblicare il libro sarebbe una scelta di civiltà e non solo una scelta editoriale”.