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Prevalle, intossicazione alimentare di massa all’oratorio

coronavirus ricoverato tre mesi

Alcuni ragazzi sono stati ricoverati e risultano per il momento fuori pericolo.

Un pranzo consumato all’oratorio di Prevalle, in provincia di Brescia, è costato un’intossicazione alimentare a una ventina di bambini. L’allarme è iniziato verso le 15:30 di ieri, quando alcuni ragazzini di età compresa i 6 e i 15 anni, inizialmente 17, hanno iniziato ad accusare i primi sintomi di malessere: vomiti e forti dolori addominali. Immediato l’intervento del 118 e di due elicotteri che hanno raggiunto l’oratorio situato in via Bonsignori 70, a San Zenone. Sul luogo sono arrivate, oltre all’elisoccorso, anche nove ambulanze e tre automediche. Anche i Carabinieri di Nuvolento, i Vigili del fuoco e i tecnici dell’Ats del Garda sono intervenuti sul posto per effettuare tutti gli accertamenti del caso.

Prevalle, intossicazione alimentare: le possibili cause

Tutti i ragazzi coinvolti avevano mangiato del riso freddo e roast-beef, stando a quanto ha riferito un quotidiano locale. I pasti erano stati tutti preparati dalle cuoche volontarie che operano all’interno della struttura. Si dovranno aspettare i risultati delle analisi disposte dai Nas per capire quale alimento abbia realmente causato l’intossicazione alimentare. Il sindaco di Prevalle, Damiano Giustacchini, ha raggiunto l’oratorio durante le prime fasi dei soccorsi. Per il momento i ragazzi coinvolti sono tutti fuori pericolo e nessuno sembra essere in gravi condizioni, neanche quelli ricoverati inizialmente con un codice giallo. Il bilancio finale è di 28 minori ricoverati e due adulti.

In casi come questo è importante saper riconoscere sin da subito i sintomi di un’intossicazione alimentare per poter essere più incisivi fin dai primi interventi di soccorso.