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Carabiniere ucciso a Roma: Varriale indagato per violata consegna

Carabiniere ucciso a Roma varriale indagato

"L'iscrizione di Varriale nel registro degli indagati è un atto dovuto, le indagini sono ancora in corso", precisa la Procura.

Svolta nelle indagini sulla morte di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma nel quartiere Prati lo scorso 26 luglio. Andrea Varriale, il collega del vicebrigadiere, è indagato per violata consegna, secondo quanto dichiarato dal procuratore militare Antonio Sabino. Fonti della Procura militare hanno però precisato che si tratta di “un atto dovuto” e che le indagini sono ancora “in fase esplorativa”.

Varriale indagato

Ad Andrea Varriale è contestato l’articolo 120 del codice penale, ovvero quello che regola la “violata consegna da parte di militare di guardia o di servizio”. L’agente avrebbe infatti rilasciato dichiarazioni confuse, qualora non false, su quanto accaduto la notte in cui il carabiniere è stato ucciso. Gli inquirenti dovranno verificare la presenza di armi, manette e tesserini di identificazione. Il sospetto è che Varriale non avesse con sé la pistola di ordinanza, con conseguente mancato uso dell’arma di servizio. La legge impone infatti ai membri del corpo dei Carabinieri di portare sempre con sé l’arma di ordinanza durante il servizio, anche quando sono “in borghese”. “Faremo tutti gli accertamenti del caso e poi prenderemo le decisioni conseguenti, anche a tutela dello stesso indagato”, ha dichiarato il procuratore Sabino.

Carabiniere ucciso, le indagini

Proseguono nel frattempo le indagini su un secondo carabiniere (la cui identità resta al momento ignota), accusato di aver diffuso la foto che ritrae Natale Hjort, bendato, all’interno della caserma dopo il fermo. Il reato contestato, secondo quanto previsto dall’articolo 127 del codice penale militare di pace, è divulgazione di notizie segrete o riservate.