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"Ci sono 4 bombe nucleari in stazione", falso allarme a Pescara

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Una telefonata anonima avverte che alla stazione di Pescara "quattro ordigni nucleari sono pronti ad esplodere". Sul posto le unità NCBR.

Momenti di paura tra i viaggiatori presenti presso la stazione di Pescara. Nella tarda mattinata di lunedì 9 settembre 2019 è scattato infatti un inquietante allarme bomba. Una telefonata anonima ha annunciato la presenza “di quattro ordigni nucleari pronti ad esplodere”. Per fortuna, l’allerta è poi rientrata.

Allarme bomba a Pescara

Per precauzione si sono attivate tutte le procedure d’emergenza. Attorno alle ore 13.50 la circolazione dei treni è stato sospesa per mettere in sicurezza i viaggiatori e permettere alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria di svolgere il proprio lavoro.

La linea ferroviaria L’Aquila-Rieti-Terni è rimasta quindi temporaneamente bloccata. Per rendersi conto della situazione ed aiutare i passeggeri fatti evacuare in stazione sono arrivati anche l’assessore Di Nisio e il consigliere comunale Pignoli, che hanno distribuito delle bottiglie d’acqua alle persone rimaste sotto il sole.

Sul posto nel frattempo erano giunti anche gli uomini nucleo NBCR dei vigili del fuoco e gli artificieri della polizia di Stato.

Nessun ordigno nucleare

Dopo un paio d’ore però l’allarme bomba è per fortuna rientrato. Nessuna traccia di radioattività è stata infatti rilevata. Anche i cani non hanno individuato alcun pacco bomba. Attorno alle ore 15 quindi la situazione in stazione è tornata pian piano alla normalità, con il ripristino di tutte le tratte.

Sulla vicenda indaga la Procura e le forze dell’ordine, per capire da dove sia partita la telefonata di minaccia e comprendere i motivi del gesto. Per il momento, l’atto non sarebbe stato rivendicato.