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Donna precipita in una voragine, incidente al cimitero di Prima Porta

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Precipita in una voragine al cimitero. Ferita una donna che si era recata a portare dei fiori sulla tomba di famiglia.

Incidente choc al cimitero di Prima Porta a Roma. Una donna è finita all’interno di una buca nel cimitero Flaminio: protagonista è una 67enne che domenica mattina si era recata al cimitero insieme all’anziana madre e alla figlia per portare dei fiori sulla tomba di famiglia. Pochi metri prima, però, la donna sarebbe inciampata finendo all’interno di una grossa buca, probabilmente accesso a un canale di scolo. Il cimitero è già tristemente noto per i problemi di degrado, a cui ora si aggiunge anche la scarsa sicurezza.

Precipita in una voragine al cimitero

E’ pazzesco, quella buca non era segnalata. Se al mio posto ci fosse stato un bambino poteva morirci” ha detto la vittima ancora sotto choc all’ospedale Sant’Andrea, dove è stata ricoverata a seguito della brutta caduta. La 67enne avrebbe riportato una frattura scomposta dei due malleoli e di parte del perone. “La voragine è talmente profonda che non sono riuscita nemmeno a recuperare le scarpe che si sono sfilate mentre cadevo – ha proseguito nel racconto -. Non abbiamo trovato nessun addetto che potesse aiutarci. A quanto pare la domenica questo posto è una terra di nessuno dove può capitare di tutto“. Stando a quanto riferito, anche l’ambulanza si sarebbe infatti trovata in difficoltà. “Gli operatori mi hanno che quando sono entrati si sono recati al box informazioni dell’Ama ma non c’era nessuno che potesse indicargli dove si trovava il lotto. Alla fine gli è dovuto andare incontro mio genero all’ingresso. Ho già dato mandato al mio avvocato – ha detto la donna -. Non si tratta solo di ottenere un risarcimento danni, ma anche di accendere un faro sulle condizioni in cui versa il cimitero“.

Le condizioni del cimitero

L’incidente di domenica è stata solo la punta dell’iceberg. Da gennaio, infatti, migliaia di cittadini non possono più pregare sulle tombe dei propri cari in quanto le cappelle del primo piano degli edifici “O”, “P”, “Q” sono state chiuse dai vigili del fuoco a causa di alcune infiltrazioni d’acqua che provocavano distacchi dei soffitti. Da mesi la società che gestisce i cimiteri della capitale ha chiesto al Comune i fondi per la manutenzione, ma sembra non aver avuto risposta.