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È morto Pietro Scaramucci: giornalista e volto storico della Rai

pietroscaramucci

"La sua visione del giornalismo come vero guardiano del potere, come strumento per dare voce a chi non ne ha"

Pietro Scaramucci, volto storico della Rai è morto la mattina dell’11 Settembre 2019 a Milano. Il giornalista era ricoverato da oltre un mese a seguito di aneurisma.

Morto Pietro Scaramucci

Si è spento all’età di 82 anni il giornalista Pietro Scaramucci. Era ricoverato in ospedale a Milano da oltre un mese a seguito di un aneurisma.

Scaramucci è stato uno dei volti più noti della Rai tra gli anni Sessanta e Settanta. Inoltre, è stato direttore di Radio Popolare dal 1992 al 2002.

Pietro Scaramucci, ha riportato fedelmente numerosissime importanti vicende politiche e sociali soprattutto nei cosiddetti “anni di piombo”. Tra le sue inchieste più celebri ricordiamo la morte del presidente dell’ENI Enrico Mattei e il processo per la strage di piazza Fontana.

Il giornalista è stato anche un inviato, ha seguito in prima linea le vicende tra Iran e Iraq e realizzato il primo reportage dalla Cambogia del dopo Pol Pot.

Terminata la carriera giornalistica, era stato dirigente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani. Tra i premi riconosciuti al giornalista, nel 2001 aveva ricevuto l’Ambrogino d’Oro, un’onorificenza assegnata dal comune di Milano.

Gli ultimi saluti a Scaramucci

Una volta diffusa la notizia della scomparsa di Pietro Scaramucci sono stati moltissimi i messaggi per ricordare il celebre giornalista. Tra questi, il filmato di Michele Migone sul sito di Radio Popolare: “La sua visione del giornalismo come vero guardiano del potere, come strumento per dare voce a chi non ne ha, la sua idea dei mezzi di comunicazione come strumenti di servizio pubblico, hanno caratterizzato tutta la sua carriera dentro e fuori la Rai e hanno determinato il DNA di Radio Popolare”.