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Omicidio Piacenza, Elisa Pomarelli è morta per strangolamento

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Omicidio Piacenza, resi noti i primi risultati dell'autopsia: Elisa sarebbe morta strangolata

Proseguono le indagini sulla morte della giovane Elisa Pomarelli, scomparsa nel piacentino e poi ritrovata cadavere nei boschi. A pochi giorni dal suo ritrovamento sono arrivati anche i risultati dell’autopsia sul corpo della ragazza: come riporta il quotidiano Libertà, Elisa è morta per strangolamento per mano di Massimo Sebastiani, operaio 45enne con il quale la giovane risultava scomparsa da fine agosto. Il delitto sarebbe avvenuto, stando alle ricostruzioni degli inquirenti, all’interno del pollaio presente a casa di Sebastiani il quale ha poi spostato il cadavere cercando di seppellirlo e occultarlo.

Omicidio Piacenza, i risultati dell’autopsia

Il magistrato ha disposto l’esame autoptico e nel frattempo ha fatto ascoltare più volte Massimo Sebastiani agli inquirenti. Lui stesso avrebbe raccontato di aver portato Elisa nel pollaio, di averla aggredita e poi strozzata fino ad ucciderla per poi caricarne il corpo in auto e portarla nei boschi. Lì la giovane è rimasta per giorni, prima che Sebastiani, per timore di essere scoperto, cercasse di seppellirla. I primi, parziali, risultati degli accertamenti post-mortem sembrano però confermare la sua versione: Sebastiani potrebbe aver detto la verità. A compiere l’autopsia è stato il medico legale Marco Ballardini, assistito dall’entomologa forense Simonetta Lambiase e dal tossicologo Luca Morini. Gli esiti completi degli accertamenti sul corpo di Elisa saranno resi noti tra circa un mese.

Sebastiani in carcere

Dal 7 settembre, giorno del suo arresto, Massimo Sebastiani è rinchiuso nel carcere le Novate di Piacenza con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Il suo avvocato avrebbe presentato la richiesta per la perizia psichiatrica parlando di un'”ossessione affettiva” nei confronti della Pomarelli. Il legale sarebbe stato nominato d’ufficio quando il 45enne era ancora ricercato.