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Con le treccine blu a scuola, vietato l'ingresso per 13enne di Scampia

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A un 13enne di Scampia è stato vietato l'ingresso a scuola per essersi presentato con le treccine blu. Per la preside è una violazione del dress code.

Gli è stato vietato l’ingresso a scuola a causa delle sue treccine blu. È questa l’insolita vicenda capitata ad un 13enne di Scampia, al quale la dirigente scolastica Rosalba Rotondo ha proibito di entrare nel istituto scolastico Ilaria Alpi-Carlo Levi del popolare quartiere napoletano. La segnalazione della storia è arrivata anche al consigliere regionle della Campania Francesco Emilio Borrelli, che ha dichiarato come sia già stata inviata una nota al Miur per denunciare questo atto discriminatorio.

Treccine blu a scuola, ingresso vietato

A segnalare l’accaduto al consigliere regionale dei Verdi è stata la nonna del ragazzino, la quale ha in seguito dichiarato: “A mio nipote è stato impedito di entrare a scuola per i suoi capelli. Di fronte alle rimostranze di mia figlia, le hanno sbattuto la porta in faccia“.

Parole a cui seguono quelle del consigliere regionale Borrelli, che afferma: “Fatto di una gravità esponenziale, atto discriminatorio e ingiustificabile. Abbiamo inviato una nota all’ufficio scolastico regionale e al Miur”. In alcuni post sul suo profilo Facebook, il consigliere Borrelli aveva inoltre commentato: “Capisco la severità sull’abbigliamento e sui comportamenti ma non sul taglio dei capelli. Bisogna punire ed allontanare i maleducati i violenti, i bulli ….non chi ha i capelli in un certo modo”.

Le parole della preside

In risposta alle accuse è intervenuta la dirigente scolastica Rosalba Rotondo, da 36 anni preside dell’Istituto frequentato dal ragazzino. La preside ho spiegato come nella scuola sia presente uno specifico dress cose al quale tutti gli studenti si devono attenere: “Abbiamo un dress code che va rispettato, quei capelli sono un capriccio […] Nessuna porta in faccia tutti i genitori firmano, ogni anno, un ‘Patto di corresponsabilità‘. Ci sono regole che valgono per tutti, alunni e docenti, e i genitori le conoscono”.

La dirigente scolastica ha poi aggiunto: “Imparano oggi quello che servirà loro domani. Immagino i miei alunni come i dirigenti di domani. Potranno mai andare a lavorare in bermuda o con l’ombelico scoperto o con treccine blu elettrico? Non credo proprio. Un giorno saranno avvocati, infermieri, medici, artisti, bancari e sapranno che esistono regole da rispettare, sapranno cos’è un dress code”.

La preside ha poi precisato come lo studente in questione sia stato inserito in una classe speciale, destinata ai ragazzi con problemi di inserimento sociale ma dotati di talenti fuori dal comune: “Lo studente di cui stiamo parlando ha un’intelligenza non da poco, un talento per il pianoforte e la passione per la matematica. Va guidato per evitare che segua cattivi modelli. La madre ci ha detto che quei capelli sono stati un regalo di compleanno. Insomma: un capriccio”.