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Uccise la ex: Luca Delfino torna in tribunale per violenza e stalking

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Stalking e violenza, sarebbero queste le accuse che gravano su Luca Delfino: l'uomo, in carcere dal 2007, è colpevole dell'omicidio della ex.

Torna in tribunale Luca Delfino, accusato d’omicidio nel 2007 nei confronti dell’ex fidanzata Antonella Multari e sospettato per il delitto di Luciana Biggi, morta a Genova nel 2006. Questa volta Delfino è accusato di stalking e violenza sessuale nei confronti di un detenuto.

Uccise la ex, torna in tribunale

Torna agli occhi della cronaca Luca Delfino, ripresentandosi in un’aula di tribunale per accuse di violenza sessuale e stalking nei confronti di un altro detenuto. Delfino era finito in carcere la prima volta nel 2007, dopo essere stato giudicato colpevole dell’omicidio di Antonella Multari, la sua ex fidanzata, con delle accuse – poi cadute per insufficienza di prove – d’essere colpevole dell’assassinio di Luciana Biggi, morta nei vicoli di Genova nel 2006. Assistito dall’avvocato Riccardo Lamonaca, Delfino si è ripresentato in aula per accuse nate dal carcere dov’è ora detenuto, nel tentativo di difendersi da quest’ultime: il giudice ha però rinviato l’esito al 4 novembre, a seguito della disposizione di una perizia volta a raccogliere ulteriori valutazioni psichiche della vittima delle presunte violenze, sua compagna di cella.

L’accuse del detenuto

Luca Delfino, secondo l’accusa, avrebbe svegliato il suo compagno di cella nel cuore della notte palpeggiandolo. Si tratterebbe della stessa persona che, qualche tempo prima, aveva portato la procura di Firenze ad aprire una seconda inchiesta sull’uomo, dopo che Delfino – stando alle sue parole – gli aveva confessato di aver ucciso un compagno di cella a Solicciano, e di essere riuscito a far passare la cosa come un suicidio. Da segnalare come Delfino, proprio a Solicciano, fosse stato vittima di un’aggressione in cella e fosse stato poi trasferito nel carcere di Pontedecimo. Il Gip, dopo quest’ulteriore vicenda, ha rinviato l’udienza al 4 novembre ordinando una perizia psichiatrica: il fine della pena per Delfino, ad oggi, è fissato al 2023. Se le accuse dovessero essere fondate, Delfino – ritenuto ancora pericoloso – dovrà essere spostato e rinchiuso in una struttura psichiatrica.