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Sacche di sangue scambiate: donna morta in ospedale dopo la trasfusione

sacche di sangue scambiate

La vittima è una donna di 84 anni, ricoverata all'ospedale di Vimercate per la rottura di un femore.

Una donna di 84 anni è morta in seguito a una trasfusione all’ospedale di Vimercate, in provincia di Monza. Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni dell’accaduto, il decesso sarebbe sopraggiunto a causa di alcune sacche di sangue scambiate. Il plasma destinato all’anziana sarebbe stato scambiato con quello di un altro paziente del nosocomio.

Sacche di sangue scambiate

L’episodio risale a venerdì 13 settembre, ma la vicenda è venuta alla luce solo all’inizio della settimana successiva. La donna deceduta a causa delle sacche di sangue scambiate era ricoverata nel reparto di Ortopedia, dove era stata sottoposta a un intervento a causa della rottura di un femore. La reazione del suo organismo alla differenza di gruppi sanguigni si è rivelata fatale per l’84enne.

La Regione Lombardia ha dato il via ad accertamenti, mentre l’azienda sanitaria di Vimercate ha aperto un’indagine interna. I fascicoli sono stati trasmessi anche alla Procura di Monza. Il neo ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato l’invio all’ospedale degli ispettori del Centro Nazionale Sangue per eseguire analisi sulla catena dei controlli. Al momento, l’ipotesi più accreditata sembra essere quella di un caso di omonimia.

Testimone di Geova rifiuta trasfusione

Ad Agrigento, anche un uomo di 79 anni è deceduto, a fine giugno, in seguito alla frattura del femore che richiedeva una trasfusione di sangue. Il paziente, appartenente ai Testimoni di Geova, ha però rifiutato l’emotrasfusione, chiedendo di essere sottoposto a una “strategia medica alternativa” che fosse in linea con i propri valori etici e religiosi.