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Fabio Buzzi, chi era il pilota morto nell'incidente a Venezia

Fabio Buzzi

Dieci titoli mondiali e cinquanta record di velocità: tutta la carriera del pilota lecchese Fabio Buzzi.

Ha perso la vita mentre stava tentando di battere il primato di velocità off-shore con una traversata diretta da Montecarlo a Venezia. Il pilota Fabio Buzzi è stato campione italiano e mondiale in campo nautico.

Fabio Buzzi: chi era

Una vita segnata da vittorie, record e titoli mondiali. Classe 1943, la carriera di Fabio Buzzi inizia in campo automobilistico con la costruzione di un’auto fuoristrada per la sua tesi in Ingegneria meccanica. Poco prima aveva progettato anche un’automobile Hot Rod.

Nel 1971 ha fondato la FB Design, azienda nautica addetta alla costruzione di barche da lavoro, da corsa e da diporto. In oltre trent’anni la società ha totalizzato 52 titoli mondiali e stabilito oltre 48 record di velocità in tutte le classi della motonautica.

Nel 1974 Buzzi ha progettato il primo scafo da corsa al mondo in fibra resistente. E’ stato anche un grande pilota esperto di motoscafi, tanto che l’ultimo primato l’ha ottenuto nel 2018 raggiungendo i 277.5 km all’ora sul lago di Como. In totale può vantare di dieci titoli mondiali e di una cinquantina di record di velocità.

Ieri, martedì 17 settembre, sperava di festeggiare l’ennesimo traguardo con una traversata di 22 ore da Montecarlo a Venezia, con un’unica sosta a Roccella Jonica. Mancava pochissimo all’arrivo quando lo scafo su cui viaggiava si è schiantato contro la diga artificiale di San Nicoletto, forse a causa del buio e della velocità. Tutto ciò nonostante lo stesso Buzzi avesse progettato una tecnologia all’avanguardia per la visione notturna. Insieme a lui hanno perso la vita anche due piloti inglesi, mentre è ricoverato in gravi condizioni Mario Invernizzi, anche lui campione del mondo di offshore.