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Terremoto a Norcia, scossa di magnitudo 3.3 durante uno sciame sismico

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata a Norcia, nel contesto di uno sciame sismico che sta interessando da giorni l'intera zona.

Attimi di paura a Norcia, dove nella serata del 18 settembre una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 gradi della scala Richter è stata avvertita a circa mezz’ora da altri due fenomeni tellurici in quello che sembra configurarsi come un vero e proprio sciame sismico. Stando alle rilevazioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, le due scosse precedenti avevano una magnitudo rispettivamente di 2.1 e 2.7 gradi. La terza scossa, registrata intorno alle 21:30, è stata avvertita anche ad Ascoli e Teramo e avrebbe un ipocentro situato e circa dieci chilometri di profondità.

Terremoto a Norcia, scossa di 3.3 gradi

Le scosse di terremoto avvertita nella serata del 18 settembre vanno inserite nel contesto di un più ampio sciame sismico che da alcuni giorni sta interessando la zona del Centro Italia. Soltanto due giorni fa infatti, nella mattinata del 16 settembre, un altro sisma di magnitudo 3.0 della scala Richter aveva colpito l’area di Norcia. A questo erano poi seguite a breve distanza altre tre scosse, rispettivamente di magnitudo 2.6, 2.2 e 2.0. Anche in questo caso l’ipocentro dei sismi era stato localizzato a circa dieci chilometri di profondità.

La scossa del primo settembre

Di questi ultimi eventi tellurici quello più forte è stato però quello dello scorso primo settembre, quando la zona già tristemente nota per il grande terremoto del 2016 venne colpita da una scossa di 4.1 gradi. Gli eventi sismici venneri avvertiti anche nella vicina provincia di Rieti ma tuttavia non si registrarono danni a persone o cose.

In quell’occasione intervenne anche il vicesindaco di Arquata del Tronto – uno dei comuni più colpiti dal sisma del 2016 – Michele Franchi, che ai giornalisti dichiarò: “Stanotte è stata dura dormire ma non molliamo […] C’è molta paura e tutte le luci sono accese nelle case!”.