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Batterio New Delhi, 66enne morto dopo intervento chirurgico

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Batterio New Delhi, si aggiorna pericolosamente il bilancio delle vittime. L'agenzia regionale per la sanità parla di 90 casi

Continua a preoccupare la diffusione del batterio New Delhi. L’allarme riguarda in particolare la regione Toscana, dove si sospetta che l’infezione possa aver ucciso un elettricista di 66 anni di Viareggio. L’uomo è stato infatti sottoposto ad un intervento chirurgico presso l’ospedale di Livorno, come riporta il Tirreno, ma al termine dell’operazione l’uomo avrebbe perso la vita.

Batterio New Delhi, salgono i casi

Come comunicato dalle Regione, i casi di morti sospette che potrebbero essere riconducibili al batterio salgono a 90. “Oggi esce il dato settimanale dell’Agenzia regionale di Sanità ed è salito a 90 il numero di persone che hanno contratto l’infezione. Sappiamo che i decessi sono all’incirca nella misura del 40%, pari a 36 casi con sepsi” ha detto l’assessore al Diritto alla Salute e al Sociale, Stefania Saccarsi a margine di una conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti sulla profilassi. Il Tirreno riporta appunto il caso del 66enne ricoverato all’ospedale “Versilia” di Lido di Camaiore. L’uomo era ricoverato per un intervento chirurgico, dopo il quale il paziente è deceduto. Sulla vicenda non sono molte le informazioni trapelate, ma ciò che è certo è che i medici hanno ragione di pensare che si tratti di un caso di morte per il batterio New Delhi.

Allarme in Toscana

L’agenzia regionale di Sanità ha reso noto che tra novembre 2018 e il 15 settembre 2019, i batteri Ndm sono stati isolati nel sangue di 90 pazienti e che “i casi sono risultati letali nel 40% dei pazienti con sepsi, percentuale paragonabile alla letalità per questa condizione causata da altri batteri resistenti agli antibiotici“.