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Violenza su minore a Torino: educatrice a processo

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"Il figlio che non ho mai avuto": così l'educatrice torinese ha definito il minore con cui, secondo l'accusa, avrebbe avuto rapporti.

Violenza su un minore di appena 13 anni: è questa la pesante accusa rivolta nei confronti di una donna piemontese di 38 anni. I fatti contestati risalgono al 2016 e 2017, quando la donna lavorava come educatrice in una comunità per minori. La donna, secondo quanto ricostruito dall’accusa in sede processuale, avrebbe intrapreso un rapporto molto profondo in particolare con un 13enne, ospite della struttura. Nel tempo, il rapporto sarebbe andato oltre il limite professionale, sfociando in una vera e propria relazione sessuale. Il giovane, che cercava di lasciarsi alle spalle una complessa situazione familiare, avrebbe poi rivelato la relazione a un altro educatore nel febbraio del 2018. Quella confessione ha dato il via a una serie di accertamenti che hanno portate alla formulazione delle accuse e, infine, al processo in corso.

Violenza su minore: le chat incriminanti

L’imputata e il minore si sarebbero incontrati per diversi mesi, sempre nella casa dell’educatrice. Questa avrebbe infatti approfittato della facoltà di far uscire il ragazzo dalla comunità per qualche ora al giorno. La donna, spesso criticata dal marito per la stretta relazione col ragazzo, si sarebbe anche spinta a definire il giovane come il figlio che non aveva mai avuto. Al vaglio del Tribunale di Torino anche diverse chat tra l’educatrice e il minore, alcune delle quali dai contenuti espliciti. Nel corso del processo la pm Barbara Badellino ha letto una frase pronunciata dal marito durante un’intercettazione, nella quale definiva la moglie “un parcheggio per adolescenti”. L’avvocato della donna, Andrea Fenoglio, ha spiegato che la sua cliente chiarirà la sua posizione quando verrà ascoltata dal giudice. Il marito, che in alcune circostanze l’avrebbe accusata di prestare troppe attenzioni al 13enne, oggi la difende a spada tratta attribuendo le proprie iniziali reazioni alla gelosia.

Il caso di Bergamo

Un caso simile è già accaduto nel 2018 a Bergamo, dove una professoressa di 40 anni è stata arrestata è stata arrestata per violenza sessuale su un suo alunno 13enne.