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Bimbo ucciso a Cardito: il padre non si costituisce parte civile

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Felice Dorice, padre naturale di Giuseppe, si è presentato solo "per curiosità" al processo contro Tony Essobti Badre.

Felice Dorice, il padre del bimbo ucciso a Cardito, non si è costituito parte civile al processo contro il patrigno del piccolo. Tony Essobti Badre è, al momento, l’unico imputato nel processo per il decesso di Giuseppe. Il processo è in corso davanti al giudice Lucia La Posta e a Giuseppe Sassone, alla III Sezione della Corte d’Assise di Napoli.

Bimbo ucciso a Cardito: il processo

Il piccolo Giuseppe è nato dalla relazione tra Felice Dorice e Valentina Casa, la compagna di Tony Essobti Badre. La donna è attualmente detenuta con l’accusa di non aver fatto nulla per impedire il brutale omicidio del figlio. La donna e il patrigno del bimbo ucciso a Cardito si sono presentati entrambi in aula in occasione del processo. Per assistere all’udienza, Badre ha momentaneamente lasciato la sua cella nel carcere di Castrovillari, mentre la compagna si trova reclusa nel penitenziario di Benevento.

Tra i presenti si conta anche Felice Dorice, che ha inizialmente precisato aver raggiunto il Tribunale solo per curiosità, pur senza costituirsi parte civile. Nel pomeriggio, il padre di Giuseppe avrebbe cambiato idea e avrebbe per questo tentato di mettersi in contatto con Gennaro Demetrio Paipais, avvocato penalista. La decisione è però giunta troppo tardi e la sua richiesta è giudicata inammissibile in sede penale. L’unica alternativa per Dorice, al momento, è promuovere un’azione civile.

Indagate due maestre

La Procura di Napoli Nord indaga anche sulle due maestre di Crispano a cui la piccola Noemi, sorella di Giuseppe, avrebbe raccontato della difficile situazione familiare. Al momento, le due insegnanti sono sotto procedimento disciplinare ma non sotto processo.