Laura Pellegrini Giuseppe Ramognino è stato colpito da un infarto intestinale lo scorso 2 maggio. Il pensionato è morto dopo 23 ore di attesa nella sala d’aspetto del pronto soccorso dell’ospedale di Santa Croce di Montecalieri. La Procura ha stabilito che l’infarto non poteva essere previsto, ma la famiglia è pronta a presentare opposizione alla richiesta di archiviazione del caso. Giuseppe Ramognino aveva 78 anni e viveva a La Loggia, in provincia di Torino.
Morto dopo 23 ore di attesa
Le ultime ore di vita di Giuseppe Ramognino sono state ricostruite grazie alle telecamere di sicurezza dell’ospedale. Infatti, le immagini mostrano un’attesa durata 23 ore dopo l’arrivo in ospedale, durante la quale il 78enne è stato colpito da un infarto intestinale imprevedibile: è morto. Secondo il pm Ciro Santoriello, inoltre, “la circostanza che il personale sia stato avvisato della presenza di una persona in difficoltà è puramente ipotetica”. Quest’ultima, secondo Santoriello, sarebbe “frutto di un’illazione ricavata dalle immagini”. Il Pubblico Ministero, con queste motivazioni, ha disposto l’archiviazione del caso, ma la famiglia non è d’accordo.
La ricostruzione dalle immagini
Oltre alle riprese delle telecamere di sorveglianza ci sarebbero anche alcune immagini che documentano l’arrivo in ospedale di Giuseppe e ricostruiscono le sue ultime ore in sala d’attesa. Intorno alle ore 10.03 del primo maggio scorso, Giuseppe è arrivato con l’ambulanza presso l’ospedale di Montecalieri. Dopo una notte di attesa, alle 4:45 è andato in bagno. Intorno alle ore 7, infine, è stato soccorso e risistemato su una sedia rotelle in sala d’attesa. Dopo altre due ore è stato colpito da un infarto. Ramognino, secondo il racconto della famiglia, non si sarebbe mai allontanato dalla sala se non per fumare una sigaretta.
