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Bimbo investito sulle strisce pedonali: le parole dei testimoni

bimbo investito sulle strisce pedonali

Grave incidente a Pozzo d'Adda, dove un bimbo è stato investito sulle strisce pedonali. I cittadini denunciano la scarsa visibilità di quella zona

Stava attraversando insieme alla zia, quando un’auto lo ha travolto. È questo il bilancio di un drammatico pomeriggio a Pozzo d’Adda (Milano). Il bimbo investito sulle strisce pedonali è ora in gravi condizioni. La zia di 57 anni, invece, è rimasta illesa nell’incidente. L’episodio è avvenuto lungo la strada provinciale 525 intorno alle 17.45 di giovedì 3 ottobre. Il bambino ha soli 6 anni ed è attualmente ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’automobilista che li ha investiti, anch’egli 57enne, è stato trasportato all’ospedale di Melzo (Milano). L’uomo sembra non versi in gravi condizioni, ma è sotto shock. Testimoni e cittadini della località della provincia milanese intanto lamentano le scarse condizioni di visibilità della zona in cui il piccolo è stato travolto dall’auto.

Bimbo investito sulle strisce pedonali

I carabinieri sono ancora al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica della vicenda e capire come sia stato possibile che l’uomo alla guida della sua vettura non abbia visto i due pedoni, fermandosi o facendo il possibile per evitare l’impatto. Non si esclude alcuna ipotesi. Le indagini ancora in corso potranno accertare le responsabilità dell’accaduto.

Testimoni e residenti di Pozzo d’Adda fanno sapere che non è il primo incidente che accade in una zona in cui sperano che l’amministrazione comunale faccia presto una rotonda o posizioni prontamente un semaforo. Su Facebook alcuni cittadini scrivono: “Quante altre disgrazie devono succedere per far mettere un semaforo a chiamata. Dalla strada non c’è visibilità se qualcuno vuole attraversare“. Altri utenti fanno eco, affermando: “Sono anni che in quel tratto ogni tanto investono qualcuno. Con le nuove costruzioni e la fermata del bus scolastico, molti bambini escono da via Brodolini e attraversano la strada. Lì urge semaforo“. Stando ai racconti degli abitanti della zona, in quel tratto moto e auto viaggiano a velocità folli, ma i controlli da parte di polizia e carabinieri scarseggiano. Per questo motivo, altri cittadini ritengono necessario posizionare un autovelox in quel tratto di strada, ribadendo in particolare l’esigenza di una limitazione di velocità nei pressi di istituti scolastici, come nel caso in questione.

Solo un anno fa l’Huffington Post denunciava quella strage dei pedoni che sembra non arrestarsi. Dai dati Istat, infatti, emerge un incremento delle vittime della strada. A fronte di una leggera diminuzione di incidenti e feriti, i numeri dei morti su strada sono aumentati. Una situazione drammatica per il nostro Paese, che risulta in controtendenza con quanto avviene in Europa dove il dato continua a scendere. E a morire sono soprattutto pedoni e motociclisti.