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Omicidio fratellini Laura e Paolo Fumu: si riparla del caso

laura e paolo fumu

Laura e Paolo Fumu uccisi nel 1977: è ancora giallo dell'omicidio più straziante mai avvenuto in Sardegna.

Si parla nuovamente del caso che colpì la famiglia Fumu, di Sassari, e che vide l’uccisione di due giovani e innocenti vittime: Laura e Paolo, nell’ottobre del 1977.

Omicidio a Sa Serra: chi è il colpevole?

Ai tempi, Laura aveva 9 anni e Paolo 7 e vivevano con la loro mamma Maria e il loro papà Felice in un tranquillo paese sardo chiamato Sa Serra, frazione di Buddusò. Quello che era un giorno come gli altri, il 5 ottobre 1977, mamma Maria stava cucinando e, nell’attesa, i due fratellini chiesero se potevano andare a raccogliere i funghi nel bosco vicino casa. La madre acconsentì, non era la prima volta che lo facevano, e poi cosa vuoi che accada in un paese dove l’evento più emozionante è la festa del santo patrono?

Passa un’ora. Un’ora e dieci. E i due bambini non sono ancora tornati a casa. La madre inizia a indispettirsi, è strano che facciano tardi. Va a cercarli nel bosco, non li trova, e allerta tutta la famiglia: il marito e i parenti del paese accanto, vengono allertati anche i vicini. Ma dei due bambini non c’è traccia.

Solo tre ore dopo, i corpi di Laura e Paolo vengono trovati senza vita nel letto del fiume “Olchetta”, che attraversa il paese, a 400 metri da casa loro. La madre e i familiari vi accorrono, nella disperazione, ovviamente increduli della visione di fronte ai suoi occhi. Paolo è il primo ad essere ritrovato, con il viso all’insù e il corpicino ricoperto di pietre. Poco dopo viene ritrovata Laura, con il viso nell’acqua e una grossa pietra sul capo.

Le forze dell’ordine si mettono subito all’azione, sono alla ricerca di un pazzo, di un maniaco perché solo una persona del genere può aver combinato una simile atrocità. Qualche ora dopo viene trovata la camicia di Paolo macchiata di sangue, quindi sanno che la soluzione non è poi così lontana. Inoltre, le varie perizie stabiliscono che i due fratellini sono stati torturati, picchiati e uccisi e sul corpo della piccola Laura sono presenze tracce di violenze sessuali.

I funerali

L’8 ottobre si sono svolti i funerali e cinquemila persone hanno voluto dare un ultimo saluto ai due bambini, accompagnati dallo strazio della madre e di tutta la famiglia. La messa fu celebrata da dall’arcivescovo di Sassari.

Si ha finalmente una svolta quando, il 12 ottobre 1977, le forze dell’ordine hanno fermato un minorato, chiamato “lo scemo del paese”. E’ sospettato, viene incarcerato, ma poi rilasciato perché non colpevole, bensì testimone: ha visto in viso l’assassino che ha ucciso i due bambini da dietro una siepe. Dimostratosi favorevole alla collaborazione, partecipa attivamente alle indagini fino a quando puntò il dito contro il vero assassino: il cugino dei fratellini, Mario, di 13 anni e undici mesi, quindi non imputabile. Secondo il testimone, Mario li avrebbe avvicinati, portati al fiume con la scusa di trovare più funghi e aggrediti con una pietra in mano, per poi ucciderli. Il giovane ragazzo conferma, ma per le forze dell’ordine è impossibile che abbia agito da solo.

Da quel momento, la mamma Maria cambia i fiori alla loro tomba ogni giorno, chiedendosi ancora chi ha ucciso i suoi due figli. La nascita di due nuovi figli avrà colmato il suo immenso dolore?