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Bambina ricoverata per malaria a Perugia: è in prognosi riservata

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La bimba ha presentato i primi sintomi dopo il ritorno da un viaggio in Costa d'Avorio insieme ai genitori.

Una bambina di 6 anni è stata ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia dopo aver presentato i sintomi della malaria. I genitori della piccola l’hanno portata al pronto soccorso del nosocomio di Città di Castello nella giornata di domenica 6 settembre. Solo pochi giorni prima, una bimba di Alessandria ha perso la vita a causa della medesima malattia, a due settimane dal rientro da un viaggio in Nigeria.

Perugia, bambina affetta da malaria

“Sono stazionarie le condizioni di una bambina di sei anni originaria della Costa d’Avorio, risultata positiva alla malaria e presa in cura dai sanitari della struttura complessa di Pediatria”, si apprende da una nota diffusa dall’ospedale del capoluogo umbro. “Al suo arrivo, il quadro clinico era preoccupante e si è resa necessaria una trasfusione di sangue per intervenire sull’anemia emolitica, causata dal parassita responsabile della malaria. Grazie alla collaborazione con i sanitari della struttura di Malattia Infettive, è stato possibile iniziare una terapia con un farmaco specifico di non facile reperibilità”.

La terapia ha avuto “effetti incoraggianti, anche se la prognosi resta riservata. I sanitari hanno riscontrato un miglioramento del quadro ematologico e un abbassamento della febbre. I medici proseguiranno le terapie specifiche anche nei prossimi giorni. La bambina è cosciente e assistita dai familiari”.

La nota dell’Usl

L’Usl Umbria 1, in una nota diffusa per rassicurare la popolazione locale, ha ricordato che “la malaria è una malattia che si trasmette esclusivamente tramite il vettore – la zanzara – e non è trasmissibile da uomo a uomo”. Massimo Gigli, responsabile del centro di Medicina del Viaggiatore e Profilassi Internazionale, sottolinea inoltre che “nonostante la mancanza di obbligo, quando ci si reca in viaggio in Paesi dell’Africa subsahariana è bene procedere con la profilassi preventiva“.