Irene Masala L’ex la perseguita, la pedina, la chiama a tutte le ore del giorno e della notte. Non solo, la minaccia e mette in atto una serie di violenze verbali e psicologici. E questa è solo una parte dell’incubo nel quale è stata costretta a vivere una giovane donna vittima di stalking a Palermo. Lo stress subito dalla donna, minacciata e perseguitata dall’ex fidanzato, è stato tanto da causarle la perdita del bimbo che portava in grembo e da spingerla persino a tentare il suicidio. L’ex fidanzato, un uomo di 32 anni, si trova ora in carcere con l’accusa di stalking in seguito alla convalida dell’arresto da parte del pubblico ministero Gery Ferrara.
Minacciata e perseguitata dall’ex fidanzato
La tragica situazione è stata scoperta per caso dagli agenti della Polizia, intervenuti per sedare una lite in un quartiere di Palermo. L’uomo stava litigando con i parenti dell’ex fidanzata che lo accusavano delle continue persecuzioni e vessazioni. Gli agenti hanno ascoltato le testimonianze delle persone coinvolte nella lite e hanno scoperto pian piano la tragica vicenda. La donna ha raccontato le continue molestie subite negli anni da parte dell’ex fidanzato fino all’aborto spontaneo, causato probabilmente dallo stress. È stata quella triste perdita a dare finalmente alla donna la forza necessaria per interrompere la relazione.
Questo però non ha fatto che inasprire il comportamento del 32enne che è diventato ancora più ossessivo e violento. Ha iniziato infatti a pedinarla in continuazione e ha persino creato diversi account su Facebook per contattarla senza sosta. Come ultima ed estrema strategia, lo stalker ha minacciato l’ex fidanzata di affiggere delle sue foto per le strade di Palermo se non avesse accettato di riprendere la relazione.
Sono numerosi i casi di stalking che ogni anno riempiono le pagine della cronaca. Come quello accaduto a Bari nel 2017, quando un uomo ha perseguitato la psicologa dalla quale era in cura. L’uomo di 34 anni non riusciva infatti a rassegnarsi ai continui rifiuti della donna.
