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I terremotati del Centro Italia hanno 9 giorni per restituire l'Irpef

Terremotati restituzione Irpef

La maxi rata era stata prevista in un emendamento al decreto Sblocca cantieri, approvato dal precedente esecutivo.

E’ fissato per il 15 ottobre 2019 il termine massimo che i terremotati del Centro Italia hanno per versare allo stato le rate Irpef e i contributi previdenziali che erano stati sospesi.

Restituzione Irpef per i terremotati

I residenti nelle zone colpite dal sisma nel 2016 erano stati infatti esentati dal pagamento delle rate nel periodo che va dal 24 agosto 2016 al 30 novembre 2017. Erano stati inoltre bloccati i versamenti del canone di abbonamento alla televisione e sospesi i termini di notifica delle cartelle di pagamento. Agevolazioni protratte per tutto il 2017.

Questo tipo di intervento è chiamato “busta paga pesante” perché il lavoratore percepisce il lordo del suo stipendio e non il netto. Tutto ciò per agevolare la ripresa economica. Una volta passato il periodo della sospensione, si procede al pagamento delle tasse tramite una rateizzazione decennale.

In passato era già stato previsto per aree colpite da calamità naturali. Lo spazio temporale per il rimborso era però stato molto più lungo e dilazionato in diverse rate. Invece ora, per una norma varata nel decreto Sblocca cantieri approvato dal governo Conte 1, i terremotati rischiano di dover restituire una prima tranche di contributi in un’unica rata entro nove giorni.

Sono moltissime le famiglie che si trovano ancora in difficoltà e non sarebbero in grado di sostenere una spesa tanto elevata. Motivo per cui il governo Conte 2 sta tentando una proroga della scadenza. Il senatore dem Verducci ha infatti presentato una proposta all’interno del decreto Crisi aziendali, ma i tempi dell’operazione sono strettissimi. Il provvedimento giungerà in Senato il 10 ottobre. Per ottenere il via libera definitivo dovrà però effettuare un passaggio anche alla Camera. Il tutto entro il 15 ottobre.