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Traffico di prostituzione nel centro Italia, arrestato un 47enne

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Arrestato un 47enne per sfruttamento della prostituzione: l'uomo gestiva un traffico in tutto il centro Italia.

Arrestato un 47enne a Viterbo con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Il fermo è avvenuto in un albergo dove soggiornava per una vacanza. L’uomo viveva in Albania e, grazie ai proventi dell’attività illecita, conduceva una vita agiata. Il malvivente è ora incarcerato al Mammagialla a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Traffico di prostituzione

A Viterbo, un uomo di 47 anni è stato arrestato nella serata di martedì 8 ottobre con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Il fermo, avvenuto in un albergo della città dove l’uomo soggiornava, è avvenuto per mano della squadra Volante della Polizia di Stato, che ha portato nel carcere di Mammagialla l’uomo. Secondo le prime informazioni raccolte, l’identificazione dell’uomo è del tutto casuale: grazie al sistema “Alert Alloggiati“, di cui sono dotati molti hotel, la segnalazione è partita in maniera automatica verso la Questura, segnalando l’ospite ricercato. Era stata la Procura di Napoli, infatti, a emettere un mandato d’accusa nei confronti del 47enne. Raggiunto nella struttura dalle forze dell’ordine è stato prontamente incarcerato. Per l’accusa, l’uomo era a capo di un giro di prostituzione in tutto il centro Italia, dove costringeva ragazze tra i 18 e i 27 anni ad avere rapporti sessuali sia in strada che in casa.

In Italia per vacanza

Il malvivente era residente in Albania, dove viveva grazie ai soldi ricavati dal giro di prostituzione e conduceva una vita sopra le righe e agiata. In Italia per una vacanza, secondo le prime ipotesi aveva scelto Viterbo pensando che le sue generalità non sarebbero state riconosciute. Grazie però al sistema “Alert Alloggiati“, la segnalazione è immediatamente giunta alla Questura che ha arrestato e condotto l’uomo al Mammagialla di Viterbo. Il sistema “Alert” è un software che invia telematicamente alle Questure le informazioni delle varie persone che si presentano in differenti strutture: se l’ospite è un ricercato, scatta “un alert”. Lì una volante si reca immediatamente nella struttura per controllare e, nell’eventualità di un riscontro positivo, arrestare l’individuo.