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Nadia Toffa: truffa sfruttando la sua morte

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I criminali giravano le chiese del bresciano con un falso testamento chiedendo soldi ai sacerdoti. Indagano i Carabinieri.

Truffa sfruttando il nome e la morte di Nadia Toffa. Un gruppo di malviventi, senza la minima sensibilità, avrebbe chiesto soldi ad alcuni sacerdoti di Brescia e provincia presentando un falso testamento della Toffa, la giornalista de Le Iene scomparsa lo scorso 13 Agosto 2019 dopo una lunga lotta contro il cancro.

A dare l’allarme sono stati proprio tre uomini di Chiesa, i quali, hanno contattato i Carabinieri non appena hanno avuto dei sospetti. Le forze dell’ordine hanno subito fatto partire le indagini.

In base ad una ricostruzione, la truffa ordita da parte del gruppo di malviventi mirava a sfruttare il nome di Nadia Toffa. Il meccanismo pare fosse ben collaudato. I truffatori chiedevano 2-3 mila euro ai sacerdoti: una ricca donazione lasciata nel testamento della giornalista scomparsa. I criminali si sarebbero spacciati per impiegati di due studi notarili molto famosi nel Bresciano.

Nadia Toffa: truffa sfruttando la sua morte

Le indagini dei Carabinieri sarebbero tuttora in corso. I militari dell’Arma starebbero concentrando i loro sforzi nell’analisi dei tabulati telefonici e delle coordinate bancarie che i truffatori avrebbero lasciato ai sacerdoti del Bresciano. Dal modus operandis, le testimonianze e a quanto scoperto fino ad ora, i Carabinieri considerano il gruppo di malviventi dei veri professionisti della truffa.

Durante la sua carriera, Nadia Toffa si è spesso occupata di questo generi di argomenti nei suoi servizi, smascherando spesso truffatori e raggiri e mostrando la testimonianza delle vittime.