> > Ergastolo ostativo, la sentenza della Corte costituzionale: "Illegittimo"

Ergastolo ostativo, la sentenza della Corte costituzionale: "Illegittimo"

ergastolo ostativo corte costituzionale

Lo scorso 8 ottobre, la CEDU ha respinto il ricorso presentato dall'Italia: "La misura viola l’articolo 3 della Convenzione europea ".

A meno di un mese dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani, anche la Corte costituzionale si è espressa sulla questione dell’ergastolo ostativo. I giudici della Consulta hanno definito illegittima la condanna “fine pena mai”: la mancata collaborazione dei detenuti non può impedire di concedere i permessi.

Il comunicato della Consulta

Nel comunicato diffuso dall’Ufficio Stampa della Consulta si legge: “In attesa del deposito della sentenza, a conclusione della discussione le questioni sono state accolte nei seguenti termini. La Corte ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 4 bis, comma 1, dell’Ordinamento penitenziario nella parte in cui non prevede la concessione di permessi premio in assenza di collaborazione con la giustizia, anche se sono stati acquisiti elementi tali da escludere sia l’attualità della partecipazione all’associazione criminale sia, più in generale, il pericolo del ripristino di collegamenti con la criminalità organizzata. Sempre che, ovviamente, il condannato abbia dato piena prova di partecipazione al percorso rieducativo”.

Ergastolo ostativo, la sentenza della Corte costituzionale

I giudici della Consulta si sono riuniti nella giornata di martedì 22 ottobre, in udienza pubblica. Il nodo su cui la Corte costituzionale si trova a discutere è quello che riguarda i principi di ragionevolezza della pena e della finalità rieducativa della detenzione, che, secondo la Corte europea, vengono negati con la condanna all’ergastolo ostativo. I giudici porranno dunque a confronto gli articoli 3 e 27 della Costituzione, che sanciscono tali principi, con l’articolo 4 bis della legge 354 dell’ordinamento penitenziario, risalente al 1975, che stabilisce le norme del “fine pena mai”. Ad oggi, i detenuti soggetti all’ergastolo ostativo che non collaborano con la giustizia non hanno diritto neppure ad avanzare una richiesta di permessi premio (quali la condizionale, le misure alternative alla detenzione e la possibilità di lavorare all’esterno del carcere).

Ergastolo ostativo: cosa significa?

L’ergastolo ostativo è una particolare tipologia di condanna a vita prevista dalla legge italiana. È riservato a soggetti condannati per crimini particolarmente efferati quali terrorismo o associazione di tipo mafioso. Consiste nella reclusione a vita con obbligo del lavoro e imposizione dell’isolamento durante le ore notturne. A differenza dei condannati per ergastolo “semplice” giudicati non socialmente pericolosi, i detenuti soggetti a ergastolo ostativo non possono usufruire di alcun beneficio premio, fatta eccezione per chi collabora con la giustizia e fornisce informazioni rilevanti agli inquirenti.