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Massacrò di coltellate il figlio di un anno: condannato a 20 anni

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L'omicidio del piccolo Michele è avvenuto il 14 settembre 2018: lo stesso giorno anche la compagna Annalisa subì un'aggressione.

Niccolò Patriarchi è stato condannato a 20 anni di carcere: il 14 settembre del 2018 aveva massacrato di coltellate il figlio Michele di appena un anno. Tuttavia, nonostante la richiesta di ergastolo da parte dei pm, i giudici hanno emesso la loro sentenza. Ma Niccolò è stato condannato anche per le lesioni ai danni della compagna: per queste ultime, il giudice ha richiesto un risarcimento di 100 mila euro. Infine, Fabio Frangini, giudice del Tribunale di Firenza, ha assolto Patriarchi dall’accusa di tentato omicidio ai danni dell’altra bimba di 7 anni e della compagna Annalisa Landi. La coppia aveva litigato a causa della gelosia.

“La sentenza è equilibrata ma non possiamo essere soddisfatti perché quando c’è un morto, e in questo caso un bambino di un anno , non si può mai invocare la soddisfazione – ha spiegato il legale dell’uomo, Federico Bagattini -. per il risultato giudiziario. Con questa sentenza, dobbiamo dire che il giudice non ha tradito il senso delle carte processuali. Leggeremo la motivazione e valuteremo se fare appello. Non escludiamo che per Patriarchi ci possa essere la possibilità che venga riconosciuto totalmente infermo di mente”.

Massacrò di coltellate il figlio: condannato

Il piccolo Michele venne brutalmente ucciso a Scarperia, Firenze, dal padre Niccolò lo scorso settembre 2018: la condanna è arrivata nei giorni scorsi. Il piccolo è stato massacrato alla schiena con un coltello, mentre la moglie aggredita dopo una lite per gelosia. Quel giorno furono i noni a lanciare l’allarme dopo aver trovato il corpicino del piccolo senza vita. Inoltre, videro la la compagna Annalisa ferita alla testa e agli arti e l’altra figlia terrorizzata. Il giudice del Tribunale, Fabio Frangini, non ha accolto la richiesta dei pm che chiedevano l’ergastolo. Per il killer, infatti, sono stati disposto 20 anni di carcere. Inoltre, sono state rimosse le accuse di tentato omicidio dell’altra figlia e della compagna. Infine, Niccolò dovrà risarcire la famiglia con 100 mila euro. Il suo difensore, Federico Bagattini. ha confermato che Patriarchi è stato “riconosciuto seminfermo e socialmente pericoloso dai periti, con il rischio di recidiva”.