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Omicidio Luca Sacchi, emergono dubbi sulla dinamica dell'aggressione

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Emergono dubbi in merito alla reale dinamica dell'omicidio del 24enne Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola la sera del 23 settembre a Roma.

Si moltiplicano le supposizioni e i dubbi in merito all’omicidio di Luca Sacchi, il personal trainer 24enne ucciso con un colpo di pistola mentre cercava di difendere la sua fidanzata da un aggressione. Alcuni testimoni non credono infatti alla versione ufficiale dell’accaduto e ipotizzano che Luca possa essere stato vittima di un agguato. Il giovane è morto dopo essere stato trasportato all’ospedale San Giovanni, dove attualmente è ricoverata la fidanzata Anastasia.

Omicidio Luca Sacchi, i dubbi sulla dinamica

Davanti alle telecamere di Pomeriggio Cinque una testimone oculare dell’evento, che ha voluto rimanere anonima, ha sollevato dubbi sulla reale dinamica dell’accaduto, affermando: “Secondo me c’era qualcuno appostato, non credo sia stata una rapina. La strada era completamente vuota, ho visto una moto arrivare da via Latina, due col casco integrale”.

La donna, che al momento dell’uccisione del ragazzo stava portando fuori il cane, ha aggiunto: È successo tutto troppo in fretta, dalla strada non è passato nessuno, perché nessuno li ha inseguiti, nessuno ha preso una targa, nessuno ha visto niente?”.

Le parole del gestore del pub

All’interno del programma di Barbara D’Urso interviene anche Michele, il gestore del pub di fronte al quale è avvenuta l’uccisione di Luca Sacchi. È lo stesso proprietario a raccontare la sua versione dei fatti: “Abbiamo sentito le urla e siamo usciti, mi è sembrato di vedere un’auto che scappava ma non sono sicuro”. Mostrando poi la direzione presa dal proiettile fatale, Michele esclama: “Il bossolo ha raggiunto la mia vetrina”.