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Omicidio Luca Sacchi, Francesca Fagnani: "Tutto gira intorno alla droga"

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Dopo la morte del 25enne, la giornalista lancia l'allarme: "A Roma si è tornati a sparare, si va verso un modello Napoli".

L’omicidio di Luca Sacchi non è solo una tragedia privata ma un campanello d’allarme che denuncia la condizione di forte degrado in cui versano, sempre più, le periferie della capitale. Un problema che non riguarda solo i quartieri più disagiati. A dirlo è Francesca Fagnani, giornalista e compagna di Enrico Mentana. Ospite a Omnibus, ha evidenziato come a Roma “si è tornati a sparare, cosa che non succedeva da qualche anno. Si sta andando sempre di più verso un modello Napoli“.

Francesca Fagnani sull’omicidio Luca Sacchi

L’omicidio di Luca Sacchi è solo l’ultimo di una serie di delitti che hanno insanguinato le strade della capitale. Lo scorso agosto è stata la volta di Fabrizio Piscitelli. Ma, commenta Francesca Fagnani, la tragedia del 25enne è “più vicina a quello del nuotatore Manuel Bortuzzo, anche se in quel caso si era trattato di uno scambio di persona”. È importante ora “porsi un problema di sicurezza nelle nostre periferie, che sono delle bombe sociali incombenti sulle città. Colli Albani, pur essendo una zona popolare, non è una periferia complicata. Ma gli stupefacenti sono il motore della criminalità ovunque, compresa Roma”.

Il problema, continua la giornalista, è l’elevato numero di piazze di spaccio dove la compravendita di droga è diventata sempre più capillare, anche grazie all’abbassamento dei costi. “Si deve tenere conto che, esattamente come le baby gang a Napoli, questi ragazzi sono imbottiti di droga. L’uso delle armi e la facilità con cui si spara è dovuto anche a questo” conclude la Fagnani.