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Omicidio Luca Sacchi a Roma: due sospettati in Questura

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Fermarti Valerio Del Grosso e Paolo Pirino per l'omicidio del 25enne. Gli inquirenti indagano su una compravendita di droga finita male.

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Luca Sacchi, il 25enne ucciso a Roma durante una rapina. Nella notte tra giovedì 24 e venerdì 25 ottobre due sospettati sono stati fermati e portati in Questura per l’interrogatorio. L’accusa ipotizzata è di omicidio volontario.

I due sospettati

Non si conoscono ancora le generalità dei due sospettati fermati per il caso Luca Sacchi, ma le prime indiscrezioni riportano che uno dei due avrebbe precedenti per droga. Sarebbero stati i genitori di uno di loro a lanciare l’allarme e contattare le forze dell’ordine, temendo che il figlio avesse fatto “qualcosa di terribile“. Entrambi sarebbero 21enni romani. Oltre a quella della rapina, gli inquirenti seguono anche la pista di uno scambio di sostanze stupefacenti finito male.

Roma, omicidio Luca Sacchi

Al momento le informazioni provenienti dalla Questura sono ancora frammentarie e in corso di aggiornamento. Non si sa se gli inquirenti abbiano formalizzato l’arresto. L’indagine che ha portato al fermo è stata condotta dai Carabinieri di Piazza Dante, in collaborazione con i militari di via Selci. Fondamentali per l’identificazione dei due sospetti sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona in cui il giovane è stato aggredito, davanti al John Cabot Pub.

Le parole della ragazza

Anche la ragazza di Luca Sacchi, la vittima del brutale omicidio avvenuto a Roma ha fornito informazioni importanti per risalire ai presunti assassini. La giovane ha raccontato che erano appena usciti dal locale quando “mi sono sentita strattonare da dietro. Mi hanno detto: ‘Dacci la borsa‘. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito. Quindi è intervenuto l’altro aggressore che gli ha sparato in testa“.

Alcuni testimoni hanno riferito agli inquirenti che i due rapinatori avevano un “marcato accento romano“. I due, dopo aver aperto il fuoco, sono fuggiti a bordo di una Smart di colore bianco.