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Omicidio Luca Sacchi, parla amico del killer: "Ha sbagliato, pagherà"

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Sull'omicidio di Luca Sacchi parla per la prima volta un amico di Valerio Del Grosso, uno dei presunti assassini di personal trainer 24enne.

Emergono nuovi particolari in merito alla vicenda dell’omicidio di Luca Sacchi avvenuto lo scorso 23 ottobre. Un amico di Valerio del Grosso, colui che secondo la ricostruzione dell’accaduto avrebbe premuto il grilletto e sparato al 24enne, ha infatti raccontato del suo incontro con lui la sera stessa dell’omicidio. Nell’intervista, l’amico Manuel Incani spiega come sarebbe stata Del Grosso a raccontargli per primo tutta la vicenda, conscio di avere appena ucciso una persona.

Omicidio Luca Sacchi: l’amico del killer

Intervistato da una giornalista, Incani racconta di essere stato il primo ad ascoltare la confessione di Del Grosso, dopo che questi lo aveva cercato al telefono durante la notte bisognoso di dire a qualcuno ciò che aveva appena commesso. Incontratisi nel quartiere popolare di Casal Monastero, Del Grosso pronuncia una sola frase che lascia subito sgomento l’amico: “Ho fatto una cretinata, ho sparato a quel ragazzo”.

Alla domanda su cosa Del Grosso gli avesse raccontato, Incani spiega: “Quello che era successo. Ho raccontato tutto in Questura, ci hanno tenuto 15 ore e quello che abbiamo detto sta nei verbali. [Valerio Del Grosso] mi ha detto solo quello che aveva fatto e io non ho chiesto spiegazioni perché neanche ci credevo per quanto non me l’aspettavo. Lo conosco da anni, siamo sempre stati amici del quartiere pur non andando a scuola insieme. Io sono il suo migliore amico”.

Il legame con la vittima

A questo punto la giornalista chiede a Incani se l’amico conoscesse già Luca Sacchi o se avesse dei legami pregressi con lui: “Non lo so. Sto male per quella povera famiglia, per i genitori di Luca e mi dispiace tantissimo per la sua morte. Non è giusto. Valerio pagherà. Non conosco Luca ma non conosco neanche le circostanze di quella sera”. Per quanto riguarda invece l’altro ragazzo arrestato, Paolo Pirino, Incani racconta: “Conosco anche lui da anni, aveva avuto dei precedenti ma ultimamente si stava mettendo in riga”.

Una volta raccolta la confessione dell’amico, Incani e un altro ragazzo hanno deciso di raccontare tutto al fratello di Del Grosso, Andrea. Questi ha a sua volta parlato con la madre che ha infine deciso di riferire tutto in Questura: “Sono sicuro che Valerio si sarebbe costituito ma è stata una cosa normale, che dovevamo fa’? O andavamo in Questura o andavamo dalla famiglia e abbiamo deciso di parlare con loro, con la famiglia. Lo sapevamo quale sarebbe stata la fine ma era giusto così. Mi sono sentito in dovere con Cristian di avvisarli. [Giovanna, la madre] ha fatto una grande cosa e grazie a noi che gliel’abbiamo detto. Che faceva del resto? Lasciava che il figlio si nascondesse?”.

Sul perché infine Valerio Del Grosso portasse con se una pistola P38 quella sera, Incani non sa darsi spiegazione: “Non gliel’ho chiesto. Abbiamo parlato poco. Valerio è un mio amico e lo resterà per sempre perché gli voglio bene. Quello che ha fatto è una cosa sbagliata e la pagherà”.