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Incidente Venezia: Alberto Antonello si è svegliato dal coma

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Uscito lentamente dal coma, Alberto Antonello ha iniziato ad urlare il nome della fidanzata: non sa che la ragazza è morta nell'indicente

Il 19enne Alberto Antonello, coinvolto nell’incidente di venerdì scorso a Musile di Piave, si è risvegliato dal coma. Le sue condizioni sono in miglioramento ma i medici sono stati costretti a sedarlo: dopo il risveglio, infatti, il giovane ha chiesto della fidanzata, Giulia Zandarin, senza sapere che è morta dopo lo schianto: Alberto avrebbe infatti iniziato ad urlare chiedendo notizie sulle sue condizioni. I funerali della giovane saranno celebrati domani mattina mentre gli inquirenti stanno continuando le indagini per chiarire la dinamica dello schianto.

Incidente Venezia: Alberto si è svegliato

I due fidanzati stavano tornando da una serata passata in discoteca quando, poco prima delle 8 del mattino, la vettura su cui stavano viaggiando si è ribaltata schiantandosi contro un albero e ribaltandosi poi nel fosso. Per la giovane non c’è stato nulla da fare mentre il ragazzo è stato trasportato in ospedale in gravissime condizioni. Solo questa mattina, martedì, si è svegliato dal coma senza sapere nulla di quanto accaduto. Il 19enne al momento risulta indagato per omicidio stradale e il pm di Venezia sta per conferire incarico ai periti tecnici per fare chiarezza.

Il drammatico schianto

Sottoposto all’alcol test, Alberto Antonello, è risultato avere un tasso alcolemico di 0,76 grammi/litro: il giovane era però neopatentato quindi con limite pari a zero. Ancora attesi, invece, i risultati degli esami tossicologici: il 19enne, la sera prima dello schianto, era stato fermato dalla Polizia e ritrovato in possesso di un piccolo quantitativo di droga: la sua patente era quindi stata sospesa, ma al giovane era stato dato un permesso speciale per poter fare rientro a casa. Il padre di Alberto, Franco, ha così commentato la vicenda: “Per me è un dolore immenso. Giulia era come una figlia e penso in continuazione ai suoi genitori. Mio figlio, però, è un bravo ragazzo e non può essere considerato un delinquente solo per una canna o per un incidente che probabilmente è stato causato da un colpo di sonno“.