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Omicidio Simonetta Lamberti: il boss Antonio Pignataro torna libero

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Uno dei complici dell'omicidio Lamberti, Antonio Pignataro, è stato scarcerato: i giudici di Nocera Inferiore hanno accolto l'istanza.

Antonio Pignataro, responsabile dell’omicidio della piccola Simonetta Lamberti è tornato libero. Da quanto si apprende, infatti, il suo legale Antonio Sarno aveva presentato un’istanza che è stata accolta dal Tribunale di Nocera Inferiore. Così, Pignataro ha lasciato il carcere di Opera nel territorio milanese ed è tornato nella sua terra. Tuttavia i giudici hanno disposto alcune restrizioni alla libertà dell’uomo. In particolare Antonio ha il divieto di uscire di casa dalle ore 22 alle ore 8 del mattino seguente ed è sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Nocera Inferiore.

Omicidio Lamberti, Pignataro è libero

Il tribunale di Nocera Inferiore ha accolto l’istanza presentata dal legale di Antonio Pignataro: in questo modo, il responsabile dell’omicidio di Simonetta Lamberti è libero. Il 29 maggio del 1982 il vero obbiettivo dei malviventi era il padre di Simonetta, il magistrato Alfonso Lamberti. Tuttavia, la criminalità organizzata uccise la figlia con un colpo alla testa che si rivelò fatale. Alla piccola venne dedicata una strada nei pressi di Piazza Bovia a Napoli. Antonio, invece, venne considerato uno dei complici dell’omicidio nonché coinvolto in diverse associazioni di stampo camorristico.

Pignataro è anche un esponente della Nco e della Nuova Famiglia a Nocera Inferiore. Venne processato per l’indagine “Un’altra storia”, che lo vede coinvolto in una serie di episodi molto simili all’omicidio di Simonetta. Oggi Antonio Pignataro ha 62 anni e può tornare a vivere nella sua cittadina, Nocera Inferiore. Tuttavia, i giudici lo hanno obbligato a risiedere nel comune e gli hanno vietato di uscire di casa dalle 22 della sera alle 8 della mattina seguente.