> > Pecora Elettrica: la libreria data ancora alle fiamme

Pecora Elettrica: la libreria data ancora alle fiamme

pecora elettrica libreria

La libreria avrebbe dovuto riaprire domani dopo circa 5 mesi. Il 9 Ottobre scorso, anche la pizzeria di fronte, Cento55, aveva subìto un incendio.

La Pecora Elettrica è una libreria di Roma, situata in via delle Palme, nel quartiere di Centocelle. Per la seconda volta nel giro di qualche mese è stata data alla fiamme. Già lo scorso 25 Aprile, infatti, la libreria subì un incendio doloso. L’episodio si è verificato durante la notte tra martedì 5 e mercoledì 6 Novembre 2019. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia Casilina e i Vigili del Fuoco, i quali hanno trovato tracce di liquido infiammabile nei locali.

Gli investigatori lavorano sul caso. Secondo le ipotesi formulate, la più ragionevole riguarderebbe quello dello spaccio. A sostegno di questa tesi, il fatto che, lo scorso 9 Ottobre 2019, sia stata data alle fiamme Cento55, la pizzeria posta proprio di fronte alla libreria. I due locali, infatti, sono gli unici aperti fino a tarda sera in quella zona. Secondo gli inquirenti, questo potrebbe infastidire i pusher locali, i quali non gradirebbero il passaggio delle persone in ore cruciali per lo smercio di sostanze.

Pecora Elettrica: la libreria brucia ancora

La libreria avrebbe riaperto domani, dopo mesi di chiusura dovuti al primo incendio. Il titolare del locale, Valerio Pasqualucci, ha detto a Repubblica di sentirsi abbandonato dalle istituzioni: “Sembra che aspettino solo che ci sia un morto. Quando ci sarà, interverranno”. Sul posto sono arrivati il Ministro alla cultura Dario Franceschini e il vice sindaco Luca Bergamo. Entrambi hanno assicurato l’impegno delle istituzioni: “è un fatto di una gravità assoluta che richiede che le istituzioni, Comune e Stato, siano non solo vicine, ma diano un impegno assoluto perché non succeda mai più”.

Alle 19 di oggi, mercoledì 6 novembre 2019, con partenza da piazza dei Mirti, un gruppo di cittadini ha convocato una ‘passeggiata di autodifesa’: “Da stasera ci mettiamo per strada perché ci pensano i cittadini, non le istituzioni o i politicanti, a fare la difesa del nostro quartiere”. Moltissimi i messaggi di solidarietà apparsi sui social.