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Marco Triches: "Non sono un eroe, voglio solo salvare le persone"

marco triches

I Vigili del Fuoco hanno pubblicato un'intervista del 2010 di Marco Triches, uno dei pompieri morti nell'esplosione di Alessandria.

“Fare il Vigile del Fuoco non è solamente un lavoro, fare il Vigile del Fuoco è aiutare la gente”. Così aveva esordito Marco Triches in un’intervista rilasciata nel 2010 durante il periodo di addestramento. All’epoca aveva solo 29 anni e si trovava a Campanelle, Roma: il suo obbiettivo era diventare un pompiere. “Il corso che stiamo facendo – diceva Marco – è come lo immaginavo, perché sognavo di fare il Vigile del Fuoco“. Di lì a poco Marco avrebbe coronato la sua ambizione e ottenuto il tesserino. “Non mi sento un eroe – aveva aggiunto – spero di avere l’opportunità di salvare della gente”. I suoi compagni hanno deciso di pubblicare le dichiarazioni del coraggioso pompiere morto nell’esplosione di Alessandria.

Intervista a Marco Triches

Marco Triches è uno dei tre pompieri morti nell’esplosione di un casolare di Quargnanto, nell’alessandrino. In una delle sue ultime interviste, l’uomo aveva rilasciato alcune dichiarazioni che i Vigili del Fuoco hanno voluto diffondere. Il suo sogno era quello di ottenere il tesserino da Vigile del Fuoco. Grazie a un addestramento svolto a Roma, Marco lo aveva guadagnato. Purtroppo, però, quello che era un’ambizione e un progetto si è rivelato anche tragedia. Nello svolgimento della sua professione, mentre cercava di salvare la vita alle persone, Marco ha perso la sua.

L’esperienza ad Arquata del Tronto

Una delle prime persone a commemorare il 38enne morto nell’esplosione di un casolare è stato il sindaco di Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Marco si era recato sul luogo colpito dal terremoto per prestare servizio e soccorso. Il primo cittadino Aleandro Petrucci lo ha ricordato così: “Marco è stato fondamentale, per la nostra comunità, in quei momenti davvero terribili. Ci ha dato una mano sostanziale, insieme ai suoi colleghi”.

Poi, includendo tutto il team di Alessandria ha proseguito: “Sono stati tra i primi ad arrivare subito dopo la scossa del 24 agosto”. Marco e i suoi compagni, continua il sindaco “hanno strappato via la gente dalle macerie. Hanno anche soccorso i feriti e dato un po’ di tranquillità alla popolazione. I ragazzi di Alessandria hanno svolto un lavoro immenso e tra loro c’era anche Marco”.

Infine, Aleandro ha espresso il cordoglio per il pompiere: “Siamo davvero addolorati per la tragica scomparsa di questo ragazzo, con cui il destino non è stato affatto benevolo”. Lo descrive come “un giovane che si è speso tanto per dare una mano a chi ne aveva bisogno e che di certo non meritava di morire in questo modo”. Poi conclude: “Ciao Marco, Arquata non potrà mai dimenticarti”.