Alberto Pastori Svolta sulla vicenda che vede Don Michele Mottola accusato di abusi nei confronti di una bambina di 12 anni. Il parroco di Trentola Ducenta, nella provincia di Caserta, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del prete, è stata eseguita dagli agenti del commissariato di Aversa della Polizia di Stato, agli ordini del primo dirigente Vincenzo Gallozzi. A emettere il provvedimento, il gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura della Repubblica.
Le indagini sul sacerdote sono partite in seguito a una segnalazione della Diocesi di Aversa, di cui fa parte la parrocchia di Trentola Ducenta, e si sono avvalse della testimonianza della vittima, dei messaggi e delle registrazioni audio che hanno consentito agli inquirenti di raccogliere un quadro indiziario grave nei confronti del parroco. Tale quadro indiziario è stato confermato anche dalla vittima durante l’incidente probatorio.
Don Michele Mottola arrestato
A segnalare il caso alla Diocesi di Aversa oltre ad alcuni fedeli e due prelati, anche la madre della vittima. La donna si era recata in Curia a raccontare come erano andate le cose. Della vicenda di Don Antonio Mottola e dei presunti abusi sessuali sulla ragazzina di 12 anni si è occupata anche la trasmissione televisiva di Mediaset “Le Iene”.
Fondamentale per portare alla luce l’ennesimo caso di pedofilia, è stato anche l’immenso coraggio della bambina. Don Michele Mottola era un amico dei genitori della famiglia e, per questo, godeva di ampia fiducia. Improvvisamente però, il suo comportamento verso la bambina cambiò, fino ad arrivare ad abusare sessualmente di lei.
