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Delitto Pomarelli, Sebastiani: "Così ho ucciso Elisa"

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Massimo Sebastiani ha raccontato agli inquirenti i drammatici momenti in cui ha ucciso Elisa Pomarelli

Risale allo scorso 25 agosto l’omicidio di Elisa Pomarelli per mano di Massimo Sebastiani. I due erano scomparsi insieme dal piacentino e di loro non si hanno avuto tracce per diversi giorni fino al tragico ritrovamento di Elisa e all’arresto di Sebastiani. L’uomo confessò subito di aver ucciso la giovane nel pollaio del suo casale e di aver poi tentato di occultare il cadavere nei boschi. Nel corso dell’interrogatorio con gli inquirenti, tuttavia, Sebastiani avrebbe raccontato i dettagli del tragico omicidio.

Delitto Pomarelli: la confessione

L’assassino ha raccontato di essere andato in trattoria insieme ad Elisa e di essersi poi diretto verso il casale. Da quel momento si erano perse le tracce dei due e tutto ciò che si sa è ciò che è emerso per voce dello stesso Sebastiani nel corso degli interrogatori: “Per un attimo ho visto tutto buio…l’ho afferrata con entrambe le mani per il collo. E’ caduta per terra e ho capito che era morta. Elisa mi aveva detto che non c’era più bisogno di vedersi spesso. Era molto seria“. Quindi l’omicidio e poi la fuga nei boschi: “Ho dormito due notti tenendola per mano. L’unico mio pensiero era starle vicino“.

La depressione e l’ossessione per Elisa

Lo stesso Sebastiani ha raccontato agli inquirenti del supporto che gli avevano offerto gli amici vedendolo giù di morale: “Gli amici mi avevano spinto ad andare da una psicologa. Ero giù soprattutto per i debiti e per il mio rapporto con lei…da ultimo mi ero rivolto a una dottoressa di Bergamo che mi stava aiutando“.

Mi è piaciuta subito – avrebbe raccontato parlando di Elisa -. Dopo un anno e mezzo di frequentazione mi ha rivelato che aveva delle preferenze per le donne, dunque non ero io il problema per lei. Mi ha assicurato che se avesse cambiato idea, sarei stato l’uomo con cui si sarebbe messa. Io ho deciso di aspettarla“. Stando a quanto raccontato dallo stesso Sebastiani, nei giorni di vagabondaggio prima di consegnarsi alle forze dell’ordine avrebbe anche pensato al suicidio.