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Processo Cucchi, il giudice si astiene: "Sono un ex carabiniere"

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Il giudice Bona Galvagno si è astenuto dal processo per depistaggi nel caso Cucchi in quanto ex membro dell'Arma dei Carabinieri.

Inizia oggi, martedì 12 novembre, il processo sui depistaggi nel caso Stefano Cucchi che vede imputati otto carabinieri. Ma, all’apertura dell’udienza, il giudice monocratico Federico Bona Galvano ha annunciato la propria decisione di astenersi dal processo e di rinunciare all’incarico in qualità di ex carabiniere in congedo.

Processo Cucchi, il giudice si astiene

La decisione sarebbe stata presa dal giudice Bona Galvagno in seguito alla richiesta presentata dalla famiglia Cucchi, venuta a conoscenza della carriera del magistrato e del suo passato in quello stesso corpo delle forze dell’ordine di cui fanno parte anche gli otto imputati. L’udienza è stata dunque rinviata al prossimo 16 dicembre, con un altro giudice.

Tra gli imputati c’è il generale Alessandro Cararsa, che all’epoca della morte del geometra romano era a capo del gruppo della capitale. Oltre a lui, compariranno davanti al nuovo giudice anche il colonnello Lorenzo Sabatino, Francesco Cavallo (all’epoca, tenente colonnello e capo ufficio del comando del Gruppo Roma), Luciano Soligo (maggiore dell’Arma), Massimiliano Colombo Labriola (l’allora comandante della stazione di Tor Sapienza), Francesco Di Sano (nel 2009 in servizio alla stazione di Tor Sapienza), Tiziano Testarmata (comandante della quarta sezione del nucleo investigativo) e il carabiniere Luca De Cianni. Gli otto carabinieri devono rispondere, a vario titolo, dell’accusa di calunnia, favoreggiamento e omessa denuncia. L’Arma, la famiglia Cucchi e la Presidenza del Consiglio si sono costituiti parte civile.

Parallelamente a quello sui depistaggi, prosegue il processo principale sul caso Cucchi, che si avvia a conclusione.