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Processo Ruby, Berlusconi pagò 50mila euro per viaggio alle Maldive

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A seguito di una testimonianza al Processo Ruby ter, è emerso che Berlusconi ha pagato 50mila euro a Karima El Mahroug per un viaggio alle Maldive.

Emergono nuovi dettagli sul ruolo di Silvio Berlusconi all’interno del Processo Ruby ter, in cui gli si contesta il reato di corruzione in atti giudiziari. L’ex Presidente del Consiglio avrebbe infatti sborsato ben 50mila euro per pagare una vacanza alle Maldive a Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby Rubacuori, anch’ella imputata nel processo. Berlusconi avrebbe accettato a pagare la cifra in modo da comprare il silenzio della ragazza marocchina su ciò che era accaduto durante le celebri cene eleganti ad Arcore, finite poi al centro dello scandalo giudiziario.

Processo Ruby ter, i soldi di Berlusconi

Stando a quanto testimoniato dalla titolare di un’agenzia viaggi ascoltata durante il processo, Ruby avrebbe pagato circa 50mila euro in contanti per una vacanza alle Maldive assieme alla figlia, alla baby sitter e al compagno dell’epoca Luca Risso. Soldi provenienti direttamente dalle tasche di Silvio Berlusconi, il quale complessivamente avrebbe in poco tempo dato alla ragazza tra i 5 e i 7 milioni di euro utilizzati in parte per l’acquisto di due edifici turistici in Messico e di un ristorante con annesso pastificio.

Durante la deposizione, la titolare ha risposto al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano: “Voleva una bella struttura alle Maldive. Le ho proposte soluzioni decisamente costose, lei mi ha chiesto di viaggiare in business assieme al compagno e l’economy per la tata e la bimba. Non era però una modalità normale pagare in contanti, io ho portato la busta coi soldi al tour operator”.

La festa di compleanno da 6mila euro

Nel corso del processo è giunta inoltre un’altra testimonianza in merito alle spese disinvolte fatte da Ruby in quegli anni. La titolare di un ristorante di Milano ha infatti dichiarato come un giorno la ragazza arrivò a spendere 6mila euro in contanti per organizzare la sua festa di compleanno nel locale. Rispondendo alle domande dei pubblici ministeri, che aveva chiesto se Ruby all’epoca svolgesse attività lavorative che le permettessero un tenore di vita del genere, la donna ha risposto: “No, mai saputo. Si occupava della bimba. Diceva che le sarebbe piaciuto aprire un ristorante”.