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Aggressione a Milano: uomo colpito con un fendente allo stomaco

aggressione a Milano

Aggressione a Milano: un peruviano è intervenuto per interrompere la lite tra la cognata e una 37enne, che lo ha colpito con un fendente allo stomaco

Aggressione a Milano intorno alle 22.20 di martedì 12 novembre. In piazzale Ferrara il presunto furto di 50 euro si è trasformato in una violenta aggressione. Vittima un 41enne trasportato d’urgenza all’ospedale di San Donato. Fortunatamente non è in pericolo di vita.

Aggressione a Milano: la dinamica

L’uomo, un peruviano di 41 anni, è intervenuto nella tarda serata di novembre per dividere due donne. Una 37enne dominicana stava litigando con la cognata 40enne, accusata di aver rubato i soldi. L’uomo è intervenuto nel corso della lite ed è rimasto così ferito dal fendente.

Aumentano le aggressioni nel nostro Paese. Negli ultimi 3 anni, nelle strutture ospedaliere lombarde si contano 4.878 aggressioni, 828 proprio nella città meneghina. Nell’80% sono gli infermieri le vittime predilette. Non esenti neppure medici e operatori sanitari.

Il ministero della Salute, sulla base di quanto riscontrato a partire dal 2007, ha elaborato una proposta di legge che fornisca misure di sicurezza per i lavoratori, garantendo loro la possibilità di svolgere le proprie attività senza incorrere in alcun rischio. “Dagli interventi strutturali, perché a volte basta una porta in più, alla formazione. Ma serve un testo normativo, perché non c’è un atteggiamento univoco su questo tema, come dimostra la risposta difforme alla richiesta di dati”. A farlo sapere è la consigliera Patrizia Baffi, passata a Italia Viva, la prima firmataria del testo sottoscritto dall’intero gruppo Pd. Tale proposta di legge si aggiunge a quella presentata nel marzo 2019 da Franco Lucente e Barbara Mazzali, consiglieri di Fratelli d’Italia. Focus era la tutela legale e il sostengo economico degli operatori sanitari vittime di aggressioni sul lavoro.