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Niente recita natalizia in un asilo: "Offende bimbi non cattolici"

Vietate recite di Natale all'asilo

La decisione di rendere vietate le recite di Natale in un asilo in provincia di Ancona ha creato malcontento tra i genitori e i consiglieri comunali.

Il Natale si avvicina e con esso le polemiche legate alle recite nelle scuole d’infanzia e negli istituti elementari: è quanto successo in un asilo di Maiolati Spontini, dove sono state vietate le recite in occasione della festività cattolica, scatenando l’ira dei genitori dei bimbi.

Niente recita natalizia: la bufala

Stando agli ultimi aggiornamenti del 15 novembre 2019, la notizia del divieto di mettere in scena la tradizionale recita natalizia sarebbe falsa. A comunicarlo è stata la dirigente scolastica dell’istituto Rodari. Attraverso una nota stampa, la preside ha annunciato che “i simboli della natalità non offendono. La recita si farà“.

Vietate recite di Natale in un asilo

Le insegnanti della scuola d’infanzia Gianni Rodari hanno fatto questa scelta in virtù del fatto che nelle classi sono presenti diversi bambini di altre religioni. La loro presenza sarebbe pari al 10% comprendendo tutti gli iscritti di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Per evitare dunque di urtare la loro sensibilità e creare malcontento, hanno deciso di privare tutti i bimbi dello spettacolo natalizio.

Una scelta che ha già suscitato numerose polemiche tra i genitori dei bimbi e non solo. Tanto più che l’episodio è accaduto nella frazione di Moie, nata dai monaci benedettini e con profonde radici cristiane. Una mamma ha affermato che decisioni del genere aumentano e fomentano l’odio, e che non è rinunciando ai propri valori che si favorisce l’integrazione. Sulla questione è intervenuta anche l’amministrazione comunale che, dichiarandosi contraria all’iniziativa, la porterà sul tavolo della giunta lunedì 18 novembre 2019. Anche esponenti del gruppo di opposizione sono critici rispetto alla decisione delle insegnanti e spiegano che “una notizia così allontana culture e religioni diverse“. Aggiungono poi che a loro parere l’integrazione si faccia aggiungendo, non togliendo, e chiedono spiegazioni alla scuola.


Dello stesso parere è anche l’ex consigliere comunale Aldo Cursi, che non crede che persone di altra religione possano sentirsi offese da una recita di Natale. “Questa è l’integrazione che fa crescere il razzismo“, spiega.