> > Vigili del Fuoco, sit-in: "Più risorse, valorizzare stipendi e tutele"

Vigili del Fuoco, sit-in: "Più risorse, valorizzare stipendi e tutele"

vigili del fuoco sit-in

La mobilitazione dei Vigili del Fuoco davanti alla Prefettura di Roma e di altre città italiane intende rivendicare interventi su diritti e salario.

Il prossimo 21 novembre i Vigili del Fuoco incroceranno le braccia in uno sciopero di 4 ore. Per la giornata di oggi, venerdì 15 novembre, invece, è previsto un sit-in alla Camera. “Il nostro lavoro di sicurezza e tutela – spiega il responsabile nazionale della Fp Cgil – deve essere riconosciuto, sul fronte del salario e dei diritti”. In Piazza Montecitorio a Roma, così come davanti a molte altre Prefetture dell’Italia, verranno richieste infatti maggiori tutele, la valorizzazione degli stipendi e maggiori risorse per la professione. L’iniziativa è stata proposta da Fp Cgil Vigili del Fuoco, Fns Cisl e Uil Pa vigili del fuoco e accolta da molti manifestanti. Parteciperà all’evento anche la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

Vigili del Fuoco, sit-in alla Camera

Il responsabile nazionale della Fp Cgil vigili del fuoco, Mauro Giulianella, ha spiegato i motivi che hanno spinto i Vigili del Fuoco a realizzare un sit-in a Montecitorio. Innanzitutto, si chiede “una valorizzazione effettiva dal punto di vista retributivo e previdenziale del lavoro”. Al centro della manifestazione, però, c’è anche la richiesta di “una maggior tutela e garanzia degli infortuni e delle malattie professionali tipiche del lavoro dei Vigili del Fuoco”.

Importante, inoltre, “un riconoscimento reale della specificità e dell’alta professionalità dei vigili del fuoco”. Infine, conclude Giulianella, nella Manovra occorrerà inserire “risorse adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro”. Tutto ciò per garantire “il potenziamento degli organici del Corpo Nazionale” per “diffondere il servizio sul territorio e a tutela della sicurezza”.

Matteo Salvini

Nell’incontro con i Vigili del Fuoco, l’ex ministro Matteo Salvini e il suo fedelissimo Stefano Candiani avevano annunciato una battaglia per promuovere le condizioni di lavoro. “Ci batteremo per voi” aveva dichiarato l’ex vicepremier.