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Nasce il manifesto delle sardine: "Cari populisti, la festa è finita"

manifesto sardine

"Cari populisti, la festa è finita". Arriva da Bologna il manifesto delle "sardine", l'onda nata contro Matteo Salvini e il populismo leghista.

Bologna. Dopo il movimento, arriva il manifesto. Le “sardine“, dopo la manifestazione in Piazza Maggiore contro Matteo Salvini, scrivono nero su bianco il testo dell’onda: “Cari populisti, la festa è finita”.

Le seimila sardine

Nato come un flash mob, le “sardine” hanno prima invaso Piazza Maggiore a Bologna e poi preso il largo da sole, moltiplicandosi in tutta Italia. Un’onda nata per protestare pacificamente contro Matteo Salvini e il populismo leghista, che da Bologna a Milano sembra già essere ovunque. E allora per ufficializzare le idee e lo spirito che guida nel mare “politico” queste sardine, i fondatori hanno deciso di scrivere una sorta di manifesto per spiegare le ragioni della sua nascita. Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, ovvero i quattro trentenni fondatori, hanno aperto una pagina ufficiale – “Seimila sardine” – per condividere in Rete tutte le iniziative. “Una sveglia alle nostre coscienze” quella delle sardine, che si oppone a “chi per anni ha rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini”, partita dal basso e senza bandiere di partito.

Il manifesto

La firma è sempre la stessa e porta il nome di coloro che a Bologna hanno schiacciato Salvini sui numeri durante la convention d’apertura della campagna elettorale della Lega in Emilia Romagna, per il voto del prossimo 26 gennaio. E se Salvini portava dentro al palazzetto cinquemila persone, in piazza se ne sono presentate circa 12mila. Il risultato lo stiamo già osservando coi nostri occhi questi giorni, ma ora possiamo leggerlo grazie al manifesto ufficiale dell’onda. “Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita. Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla. Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare. Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara. Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete. Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare”.